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Venerdì, 29 Marzo 2024
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“Ci aiuti a salvare l’archivio storico comunale", riberese scrive a Musumeci

Il giornalista Totò Castelli scrive al presidente della Regione Siciliana perché intervenga e metta fine al degrado e all'abbandono in cui versa il "Leonardo Sciascia"

Un archivio storico comunale, il "leonardo Sciascia" di Ribera in totale abbandono e degrado e solo l'intervento del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, potrebbe mettere la parola fine a tutto ciò.

Scrive direttamente a Musumeci, Totò Castelli giornalista riberese, alla vigila della visita deI presidente a Ribera in occasione delle celebrazioni del bicentenario della nascita dello statista Francesco Crispi. Scrive Castelli "volevo portare alal sua attenzione le condizioni disastrose in cui versa da diversi anni il glorioso archivio storico comunale “Leonardo Sciascia”, che, tra l’altro custodisce importanti documenti che risalgono proprio al periodo in cui è vissuta a Ribera la famiglia di Tommaso Crispi, padre dell’illustre concittadino Francesco Crispi oggi festeggiato in città con diverse iniziative".

L’archivio comunale riberese, allocato da tempo in tre siti diversi e, come avviene nel plesso Imbornone, con preziosi documenti (atti amministrativi, progetti, pratiche di ogni genere di interesse generale)  lasciati in mezzo alla polvere, alle acque piovane all’umidità, non è in grado di  assicurare ai cittadini e agli studiosi di poter visionare o avere copie di grandissima parte dei documenti custoditi, molti dei quali risalgono proprio al periodo “crispino”.  .

"Ho voluto, pertanto, segnalare – scrive Castelli – anche all’illustre rappresentante  del governo regionale  questa condizione di assoluto degrado di uno dei luoghi più importanti per la custodia della “memoria” amministrativa e storica della “città delle arance” . Questo nella speranza che, grazie all’ autorevole interessamento del Presidente, la sede dell’archivio storico comunale possa diventare…. “bellissima” e fruibile all’utenza come in passato e consentire ai cittadini in cerca di documenti vari, che rischiano di andare dispersi e distrutti, di poterli ritrovare agevolmente  e agli studiosi che vogliono approfondire i propri studi anche sul periodo storico in cui è vissuto Francesco Crispi di poterli visionare e utilizzare per le loro ricerche".
 

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