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"Letterandoinfest", presentato il libro "Kaleidoscopio" di Enzo Randazzo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Si è svolta ieri sera a Sciacca, nell’ambito del Letterandoinfest, manifestazione voluta, ideata e realizzata da Sino Caracappa, la presentazione dell’ultima fatica letteraria dello scrittore siciliano Enzo Randazzo, il romanzo Kaleidoscopio.

Lo splendido cortile Orquidea, nel complesso della Badia grande di Sciacca, è stata la cornice ideale per accogliere il numeroso pubblico intervenuto, costituito da lettori, appassionati di letteratura, studiosi e amministratori di Sciacca e delle città limitrofe. Pima della presentazione è intervenuto brevemente il comico inglese Peter Sloan, con un gustoso e divertente intervento sul lessico siciliano. La presentazione è stata preceduta, accompagnata e seguita da due splendidi video realizzati da Ezio Martorana, con immagini incisive ed entusiasmanti, congruenti con il contenuto del libro.

La copertina è stata curata da Alessandro Becchina, che ha scelto uno dei dipinti della collezione “Ritmi” del pittore Gianbecchina, per la cui arte lo scrittore Enzo Randazzo nutre una vera e propria passione. Il libro, con Avvertimento al lettore della prof.ssa Gisella Mondino e Prefazione di Lando Buzzanca è stato oggetto di letture e riflessioni da parte di insegnanti, avvocati, medici, esponenti della cultura e dirigenti, mirabilmente coordinati in un unico quadro dalla sempre perfetta Prof.ssa Claudia Brunetta. Per Claudia Brunetta si tratta di un romanzo, ma non solo, in cui l’autore, abile come una ricamatrice al tombolo, muove ed intreccia, incrociando e annodando con maestria, le diverse vicende.

Le ambientazioni risultano tessere di una striscia di merletto, quasi un simbolo della storia dell’Umanità. Ha aperto la serata la Prof.ssa Gisella Mondino, curatore scientifico della manifestazione, che ha sottolineato la valenza del suo Avvertimento al lettore. “Tutti i grandi letterati, a cominciare da Manzoni, hanno ammonito il lettore che si apprestava a leggere il loro libro.” Lo scrittore sembra disporre a raggiera le diverse storie e chiede al lettore, posto all’estremità, di percorrerle tutte alla scoperta del punto di origine comune chiedendogli al contempo di compiere una scelta emotiva. A seguire, la prof.ssa Daniela Rizzuto ha sintetizzato brevemente la trama del libro, accennando ai protagonisti, Marilena e Gigi, alla città di Fiorita, evidenziando la valenza della Vita e della Verità, vere protagoniste del libro. Le vite di Gigi e Marilena, puntualizza Daniela Rizzuto, sono destinate ad incontrarsi, in ogni tempo, in ogni luogo, nella ricerca di superare se stessi, i propri limiti, le proprie debolezze, nella ricerca di una perfezione che non è possibile raggiungere in una sola vita. Come rileva Giuseppe Nicoletti, il lettore può scegliere il suo percorso, la sua storia, il suo personaggio e seguirlo schivando gli altri percorsi, le altre storie, gli altri personaggi. Il tema del viaggio è stato l’oggetto principale della riflessione del Dr. Nicoletti, presidente del club UNESCO di Gela, che ha sottolineato come lo stesso possa contribuire ad ampliare gli orizzonti della cultura, dell’informazione e della comunicazione.

Immerso nella lettura, il lettore è rapito in un vortice temporale e spaziale che, secondo Annalia Todaro, procede “avanti e dietro in un tempo universale e cosmico”, alla ricerca della verità, di quel punto di origine comune che sveli la ragione di queste vite parallele: Oretta e Ciapo nel Duecento, Aline ed Emanuele Navarro della Miraglia nell’Ottocento, Marilena e Gigi nella contemporaneità. La Dirigente Scolastica Annalia Todaro ha poi evidenziato i tre piani narrativi del romanzo, cronologicamente molto lontani e diversi tra loro, indicandonene anche i richiami letterari, come quello all’amor cortese, evidente nella storia d’amore tra Oretta e Ciapo, il suo ritrattista. A giudizio di Andrea Ribaudo, il senso di questo lungo vagare attraverso il tempo e lo spazio diventa chiaro nel finale quando Gigi e Marilena si incontrano. Incentrato il suo discorso su Gorbaciov e il “Papello”, il Prof. Andrea Ribaudo ha auspicato una “Primavera” dei comuni siciliani, sì da rinnovare la classe politica e realizzare le istanze del popolo siciliano.

E’ poi intervenuto il Dott. Enzio D’Angelo, che ha operato una riflessione sulla mercificazione dell’arte, dando un taglio “medico” all’argomento, evidentemente piuttosto attuale, e sottolineando che la stessa letteratura appare sempre più volta a soddisfare le esigenze di un pubblico via via meno colto e meno raffinato. I personaggi, reali o immaginari, che affollano il palcoscenico di questo romanzo, appaiono a Enzio D’Angelo protesi a testimoniare la complessità del genere umano, alla ricerca disperata di un qualcosa che renda degna di essere vissuta la vita o, forse, tutte le diverse vite che ci attendono. Ad una precisa domanda della coordinatrice, prof.ssa Brunetta, sulla motivazione sottesa alla struttura particolare dei capitoli, divisi in Parabasi, prologo, parodo, episodi, stasi ed esodo, Enzo Randazzo ha risposto, in maniera sintetica ed efficace, di aver fatto ricorso alla sua formazione classica.

Trattandosi di un romanzo complesso, con più piani narrativi, occorreva una struttura “forte”, predefinita, per ingabbiare unitariamente le vicende narrate e rendere coerenti i vari protagonisti. Subito dopo, il bellissimo ed “esotico” intervento della Dirigente Laura Sanfilippo, che ha parlato della Cina e della Piazza Tienanmen, associata, nella memoria di Gigi, al massacro di Bronte. La Dirigente ha anche fatto un riferimento al premio Nobel per la pace dato al dissidente cinese Liu Xiaobo e ha concluso leggendo proprio una bellissima poesia su quello che dalla polizia cinese viene definito “L’incidente di Tienanmen”.

Kaleidoscopio è un romanzo “maturo”. L’autore riesce a gestire contemporaneamente i diversi livelli narrativi dal punto di vista stilistico ed emotivo, riuscendo a cogliere il senso più profondo della fragilità umana, uguale a se stessa in ogni tempo e in ogni luogo, in una sorte di pessimismo cosmico leopardiano, che si scontra con “la speranza di credere nella Bellezza di esistere e di vivere”. Interessante ed attuale l'intervento del sindaco di Menfi, Enzo Lotà, che ha evidenziato la grande carica positiva insita nel romanzo, evidente anche nei riferimenti all'Amore e alla Vita. A tratti il romanzo si fa “saggio” e racconta gli eventi senza la pretesa di un giudizio, riuscendo a dare spazio a punti di vista “altri”.

Un Kadeidoscopio di punti d’osservazione, per Alice Titone. Per chi ha vissuto questi anni è un reportage: gli anni scorrono segnati dai modelli delle automobili, su cui spesso si sofferma l’autore, quasi a sottolinearne l’importanza come simbolo del Novecento. Estremamente originale ed efficace l’intervento della prof.ssa Alice Titone, incentrato sul titolo del romanzo “ Kaleidoscopio”, che ha una duplice valenza etimologica e narrativa. Etimologica, perché è qualcosa che ci si aspetta “bella da vedere”, narrativa, perché è un accumulo di piani narrativi”.

La prof.ssa ha concluso citando Boccaccio e evidenziando come l’opera sia un bellissimo arazzo narrativo, fatto da fili diversi, mirabilmente intessuti fra di loro a formare un perfetto unicum.. Molto tecnico l’intervento del penalista saccense Avv. Giovanni Vaccaro, che ha evidenziato l’esattezza dei dati ricostruiti dallo scrittore, specie nei numeri che riguardano il maxiprocesso, aggiungendo qualche particolare derivato dalla propria esperienza forense. Per la legalità e contro ogni forma di violenza, Enzo Randazzo appare saldamente garantista e fiducioso nelle potenzialità redentive della Sicilia e dei Siciliani e, secondo Giovanni Vaccaro, chiaramente schierato dalla parte dello Stato.

Tempo e spazio si incontrano nella Sicilia di Marilena, voce narrante degli avvenimenti che hanno segnato la storia di questa terra dagli anni ’70 ad oggi, afferma Riccardo Guazzelli, con nette scelte di campo dell’autore. L’intervento del Dr. Riccardo Guazzelli ha illustrato il fenomeno Mafia nella sua evoluzione, mettendo in evidenza come la stessa abbia nel romanzo una sua involuzione dalla Mafia rurale di stampo, a quella salottiera del primo dopoguerra, molto interconnessa a interessi politico-economici, ad una fase violenta e stragista, che le ha progressivamente alienato ogni rapporto con la società civile siciliana.

Tra il pubblico, a testimoniare il loro apprezzamento per l’impegno civile di Enzo Randazzo in tutta la sua produzione letteraria, Marco Zambuto, già Sindaco di Agrigento, Leo Ciaccio- Sindaco di Sambuca di Sicilia, Mimmo Balsamo – Sindaco di Villafranca Sicula, Franco Valenti – Sindaco di Santa Margherita Belice, Francesca Valenti Sindaca di Sciacca, Paolo Segreto, Sindaco di Caltabellotta. Le atmosfere del romanzo sono state ricreate ed impreziosite dai contributi musicali del pianoforte del maestro Anthony Ciaccio, e dai mirabili reading di passi del romanzo delle magnifiche voci narranti di Mariangela Bucceri, Pippo Puccio, Marisa Mulè, Giuseppe Briganti . La serata si è configurata come un momento di divulgazione e Cultura, che ha focalizzato l’attenzione sulle numerose tematiche presenti nel romanzo Kaleidoscopio e sui messaggi espliciti e subliminali che l’autore ha voluto trasmettere. Al lettore, già adeguatamente avvertito, il compito di confermare o smentire dopo una meditata lettura! Daniela Rizzuto

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