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Alternanza Scuola-Lavoro: che cosa è

L'importanza e l'utilità di questo percoso formativo introdotto nelle scuole italiane

Nella nuova formula studiata dal MIUR per il consegumento del diploma è prevista anche una relazione consuntiva dul percorso di Alternanza Scuola Lavoro svolto dagli studenti nel trienno finale. 

Ma di cosa si tratta? Cosa è il percorso di Alternza Scuola Lavoro? Ecco brevemente raccontato di cosa si tratta.

Che cosa è

L’alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti dell'ultimo triennio delle scuole superiori, è una delle innovazioni più significative della legge 107 del 2015, nonché un ottimo strumento per incentivare e velocizzare l'ingresso nel mondo del lavoro da parte delle fasce più giovani della popolazione, purtroppo ancora da potenziare in Italia.

C’è da sottolineare un fatto significativo, ovvero quello che in media, un giovane in Italia ci mette 14 mesi per trovare un lavoro dalla data del diploma, mentre in Europa ne passano "solo" otto; è necessario quindi intervenire prima della fine degli studi. Pertanto, l'alternanza è nata proprio da questa esigenza e dalla necessità di far fronte all’emergenza di immissione nel mercato del lavoro per i giovani neo diplomati, soprattutto per coloro i  quali non vogliono proseguire negli studi accademici. L’alternanza dunque, deve essere considerata un percorso educativo, scolastico, a partire da quella curricolare, a cui dovrebbe seguire quella extracurricolare e, infine, lo stage o l'apprendistato.
Con l'alternanza scuola-lavoro, viene introdotto in maniera universale un metodo didattico e di apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno che chiama in causa anche gli adulti, in modo da favorire anche la comunicazione intergenerazionale, con scambio di esperienze e crescita reciproca. Questo è un aspetto chiave del percorso, perché permette di mettere in relazione e in connessione generazioni differenti, quella adulta abnegata al lavoro e magari poco avvezza ai nuovi mondi comunicativi quali i social, e la generazione attuale, forse meglio detta CIBER, che invece, a volte anche troppo, vive del mondo social e web. Nell’ottica però dell’utilità e della valenza positiva del web e dei social applicata al mondo del lavoro, l’alternanza scuola lavoro diventa un perfetto campo d’azione per il gioco dei ruoli e delle parti tra giovani studenti e adulti esperti lavoratori.

Trattandosi di un programma ministeriale obbligatorio applicato a tutte gli istituti superiori è importante però sottolineare quanto per istituti tecnici e professionali, quali ad esempio Istituti Alberghieri (in tutte le sue sottocategorie), istituti Commerciali,  tecnici in generale, questo percorso formativo diventi fondamentale. In un percorso di studi l’esperienza professionale e l’attività sul campo è certamente un valore aggiunto imprescindibile: ore di pratica in cucina, nelle sale di hotel, alla reception di strutture ricettive, o ancora in aziende che si occupano di bilanci aziendali, sono altrettanto formative e importanti come le ore di teoria didattica in classe a scuola.

Questa modalità didattica innovativa, che attraverso l’esperienza pratica aiuta a consolidare le conoscenze acquisite a scuola e testare sul campo le attitudini di studentesse e studenti, ad arricchirne la formazione e a orientarne il percorso di studio e, in futuro di lavoro, grazie a progetti in linea con il loro piano di studi è una vera palestra per gli studenti. Un cambiamento culturale per la costruzione di una via italiana al sistema duale, che riprende buone prassi europee, coniugandole con le specificità del tessuto produttivo ed il contesto socio-culturale italiano.

La carta dei diritti e dei doveri

È un regolamento composto da 7 articoli che spiegano i diritti e i doveri delle studentesse e degli studenti nel corso delle attività di Alternanza negli ultimi tre anni della scuola superiore. 
La Carta mette al centro la necessità di informare al meglio gli studenti, i professori e i  genitori, in un'ottica di dialogo e condivisione che deve sempre accompagnare il rapporto scuola-famiglia.
Prevede i ragazzi, impegnati in Alternanza, siano accolti in ambienti di formazione adeguati e sicuri che favoriscano la crescita della persona e coerenti con l'indirizzo di studio seguito. 
Gli studenti avranno diritto ad esprimere alla fine del percorso una valutazione sull'efficacia e sulla coerenza del percorso di alternanza effettuato rispetto al proprio indirizzo di studio. E dovranno essere supportati da tutor dell'azienda ospitante in rapporto al rischio delle attività svolte:

  • 5  studenti per ogni tutor interno, 
    per attività ad alto rischio
  • 8  studenti per ogni tutor 
    per attività a medio rischio
  • 12 studenti per ogni tutor 
    per attività a basso rischio

In cambio, gli studenti avranno il dovere di:

  • frequentare le attività per almeno tre quarti delle ore previste,
  • rispettare le norme in materia di igienesalute e sicurezza sui luoghi di lavoro
  • mantenere una riservatezza in relazione a dati, informazioni e conoscenze specifiche delle aziende visitate.

Inoltre, la carta prevede che gli alunni siano assicurati, a carico dello Stato, all'Inail contro gli infortuni e coperti da un'assicurazione per la responsabilità civile verso terzi.
Ampio spazio, nel testo, viene dato al capitolo relativo a "Salute e sicurezza", prevedendo, fra l'altro, un numero limite di studentesse e studenti ammissibili in una struttura, un'apposita formazione in materia, anche in collaborazione con enti competenti come l'Inail.

Presso ogni Ufficio scolastico, un'apposita commissione vigilerà sul rispetto delle regole previste. Questo documento rappresenta un elemento di forte qualificazione dei percorsi scuola-lavoro.

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