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Il prestito d'onore

Un sussudio che viene erogato sulla base di un impegno morale a portare a termine un determinato progetto e non sulla base di garanzie reali o personali. Vediamo di cosa si tratta

A quanti giovani studenti è capitato di dover interrompere i propri studi accademici per un improvviso problema economico? O quanti giovani vogliono intraprendere o aprire una propria attività lavorativa, ma non hanno la liquidità e le risorse economiche tali per farlo?

Ecco allora che alcuni anni fa è venuto in soccorso l’istituzione di un credito a sostegno degli studi e dell’imprenditoria giovanile, il prestito d’onore,  un po’ differente rispetto alle borse di studio o borse lavoro, perché non è a fondo perduto né un premio al merito, ma senza alcun dubbio un importante strumento di sussidio che poi aiutare a completare gli studi in situazioni di difficoltà o sostenere l’inizio di nuove attività lavorative.

Vediamo allora nello specifico di cosa si tratta.

Che cosa è

Il prestito d’onore compare come tipologia specifica di prestito per la prima volta nel nostro ordinamento in una legge del 1996 varata per favorire la promozione dell’imprenditorialità giovanile nelle regioni del Mezzogiorno. È detto “d’onore” perché viene erogato sulla base di un impegno morale a portare a termine un determinato progetto e non sulla base di garanzie reali o personali.

Il prestito d’onore è stato poi esteso al Centro-Nord ed è attualmente regolamentato dal decreto legislativo 185/2000, il cui obiettivo primario è favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti privi di occupazione, nonché di qualificare la professionalità dei soggetti beneficiari e promuovere la cultura d’impresa.

Chi può richiedere il prestito d’onore?

Fra i requisiti necessari per beneficiare dell’agevolazione vi sono  la non occupazione e residenza nel territorio italiano da almeno 6 mesi prima della richiesta. Per quali finalità si può ottenere il prestito d’onore? Per il lavoro autonomo, la microimpresa e il franchising, ma strumenti finanziari dedicati esistono anche per gli studenti.

Il prestito d’onore per gli studenti

Per quanto riguarda invece il prestito d’onore riservati agli studenti, la regolamentazione non è prevista dalla norma185/2000, e quindi i singoli istituti di credito hanno elaborato in convenzione con gli atenei delle proposte che presentano delle analogie con il prestito d’onore destinato ai giovani imprenditori. Si tratta, in genere, di finanziamenti o di strumenti che offrono la possibilità di dilazionare i pagamenti e di ottenere dei periodi di sospensione delle rate.

Una volta ricevuto il finanziamento, viene concessa una linea di credito in conto corrente per un periodo variabile a seconda del corso di studi, in genere da uno a tre anni. Terminati gli studi può essere accordata una sospensione di due anni durante i quali non maturano interessi; intervallo che dovrebbe dar modo allo studente di trovare un’occupazione e poter quindi provvedere con maggior facilità al rimborso della somma ricevuta.

La formula del prestito d’onore per motivi di studio è applicata anche ai master universitari e ad alcune scuole di specializzazione. In questi casi gli istituti di credito di solito procedono all’erogazione del prestito in diverse tranche, collegando il finanziamento alle certificazioni del buon esito dell’iter di studi da parte dell’ateneo convenzionato.

Alla scadenza lo studente può decidere se restituire l’importo oppure se utilizzare il “periodo ponte”, che può arrivare anche fino a 48 mesi; per consentire una certa elasticità di gestione e facilitare il non facile inserimento nel mondo lavorativo, è possibile variare più volte il piano di ammortamento.

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