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Festival delle scienze, conosciamo la terra: "Dobbiamo amare il nostro pianeta o lo uccideremo"

Il professore Angelo De Santis parlerà dei misteri della terra, come i terremoti o il campo elettromagnetico

Conoscere il pianeta terra, ancora sconosciuto in molti suoi aspetti, come quello del campo magnetico e quello dei terremoti. Questo è il tema che verrà trattato al Festival delle scienze dal professore Angelo De Santis, il 9 agosto, primo giorno dell'evento. 

 "È un incontro con la terra - spiega il professore De Santis - conosciamo abbastanza bene gli altri pianeti, ma non conosciamo bene l’interno del nostro. La terra ha alcuni misteri che devono essere studiati ancora, come il campo magnetico e i terremoti. Lo studio del campo magnetico è importante, addirittura potrebbe invertirsi e oggi siamo nelle condizioni in cui il campo magnetico sta diminuendo fortemente e c’è un’anomalia, quella del sudatlantico che sta diventando sempre più forte. C’è tanto da studiare anche per quanto riguarda i terremoti, soprattutto su quello che succede prima le scosse, sui fenomeni fisici precedenti. La strada è lunghissima ma ci sono già diversi risultati che ci rendono ottimisti per il futuro. Il ponte sulle due discipline potrebbe essere il lancio di alcuni satelliti che possano rilevare segnali precedenti i terremoti".

Da dove partiamo per conoscere meglio questi aspetti?

Il punto di partenza degli studi riguarda il nostro pianeta, quello che non conosciamo, ovvero non la parte solida ma anche l’atmosfera e le possibili connessioni tra i comportamenti della terra solida e l’alta atmosfera che accadono nei terremoti, non sempre purtroppo. Il problema è appunto riuscire ad identificare un segnale e la sua origine che si regista prima di un terremoto.

Lo studio del pianeta terra potrebbe aiutare a comprendere gli altri pianeti?

L’una cosa serve all’altra, studiare il pianeta terra e le caratteristiche ci permette di andare alla ricerca di pianeti gemelli. Studiare il campo magnetico terrestre, ad esempio, ci permette di comprendere anche come si origina negli altri pianeti.

Quali sono i paletti che la ricerca e lo studio incontrano nella nostra società?

Il primo paletto è la mancanza di risorse, non solo economiche ma anche di formazione: alcune cose, ad esempio, dovrebbero essere conosciute dai bambini sin dalle scuole elementari, invece queste vengono conosciute solo all’università. Questo ci può fare perdere potenziali geofisici e astronomi. Altro punto importante è anche quello dei finanziamenti, che magari vengono decisi da persone prive di conoscenze per capire se quello studio è importante o meno.

Quale messaggio possiamo dare ai cittadini che vivono il pianeta terra?

Il messaggio che dobbiamo comprendere è che il pianeta terra è un sistema interconnesso. Io nel mio intervento partirò da un concetto importante: la mia presentazione descrivo una storia d’amore, quella tra la terra e la specie umana. Lei ci ha dato vita ma questo amore non è ricambiato, perché la terra è matura ma noi siamo immaturi. Dobbiamo essere più maturi, conoscendo meglio il nostro pianeta perché qui rischiamo di uccidere il pianeta, nel senso che non ci saranno più le condizioni per viverlo.

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