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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Racalmuto, mostra in onore dei caduti della Prima guerra mondiale

Sabato, 23 maggio, in occasione del Centenario della Prima guerra mondiale la città rende omaggio ai Caduti di Racalmuto inaugurando alle 10 una mostra storico-documentale che illustra, attraverso foto e documenti storici, il contributo dei cittadini di Racalmuto nei due conflitti mondiali

Sabato, 23 maggio, in occasione del Centenario della Prima guerra mondiale la città rende omaggio ai Caduti di Racalmuto inaugurando alle 10 una mostra storico-documentale presso l’atrio del Palazzo di Città. La mostra, curata da Luigi Falletti, illustra, attraverso foto e documenti storici, il contributo dei cittadini di Racalmuto nei due conflitti mondiali. L’iniziativa promossa dall’Associazione “Insieme per il bene comune” ha il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Racalmuto. 

«Per la prima volta – dichiara l’assessore alla Cultura Salvatore Picone – grazie al lavoro di Luigi Falletti, la città rende omaggio ai caduti racalmutesi in guerra, attraverso una galleria di volti e storie che raccontano il sacrificio e il coraggio di tanti cittadini. Attraverso queste microstorie – aggiunge – riflettiamo sulla grande storia del nostro Paese».

La mostra resterà aperta tutto l’anno ed è inserita tra le tappe dei luoghi aperti anche ai turisti. Dopo l’inaugurazione, la manifestazione proseguirà nella sala convegni della Fondazione Sciascia dove si terrà, a partire dalle 11, il convegno “Addio mia bella, addio …” cui parteciperanno le quinte classi della scuola elementare e le terze classi della scuola media dell’Istituto comprensivo “Generale Macaluso”.

Interverranno: Salvatore Fucà, giornalista, che ha dedicato approfonditi studi storico-militari sugli avvenimenti bellici del secolo scorso in provincia di Agrigento, Fabrizio Francaviglia, storico militare, autore di studi sullo sbarco alleato in Sicilia e Luigi Falletti, storico locale sui temi della guerra.

«La nostra comunità  – ricorda il sindaco Emilio Messana – pagò un prezzo altissimo in termini di vite umane. Tra il 1914 e il 1918 sono stati circa 700 i giovani che partirono da Racalmuto per servire la Patria. Duecentocinquanta morirono, molti furono feriti, mutilati e tutti portarono nei loro occhi e nei loro cuori lo sgomento della guerra. E’ importante che l’Italia onori l’immane sacrificio dei suoi figli per la conquista della libertà, soprattutto quando la violenza e la barbarie della guerra continuano ad insanguinare il mondo, proiettandosi con gli atti di terrorismo nel cuore dell’Europa. Con questa iniziativa Racalmuto mostra i suoi uomini migliori. La loro storia sia il baluardo della nostra democrazia e della libertà dei popoli».

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