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Festival delle Scienze, professore Sassone Corsi: "Bisogna puntare sull'energia rinnovabile"

L'esperto di energie innovative, amministratore di Glass to Power, parlerà del progetto di produzione di energia sfruttando finestre e vetrate

Al Festival delle Scienze, che si terrà alla Valle dei templi, dal 9 al 13 agosto, c'è spazio anche per l'energia rinnovabile con un progetto totalmente innovativo, brevettato dalla Glass to Power, su un progetto studiato all'Università Bicocca di Milano, per produrre energia rinnovabile sfruttando le finestre di casa, dotate di impianto fotovoltaico. Di questo argomento ne parlerà l'amministratore delegato della società, il professore Emilio Sassone Corsi, esperto di gestione delle innovazioni, che giorno 11 illustrerà l'energia a km 0 conosciuta come web-energy. 

Energia a chilometro zero, un progetto che potrebbe cambiare il concetto di energia.

"Oggi è in atto una transizione energetica, dalla produzione centralizzata dalle grandi reti di distrubuzione a un completo cambiamento, dove l'energia viene prodotta vicino al luogo che ne ha necessita: pannelli fotovoltaici, pale eoliche. Reti di trasmissioni leggere dove l'energia sembra essere come la rete internet. Difficilmente, in questo modo, potrebbe accadere che un'intera zona rimanga isolata, come accaduto in passato".

Di questo progetto si occupa la Glass to Power...

"In questo sistema di energia diffusa, io proporrò la tecnologia di Glass to Power, società di cui sono amministratore, che utilizza un brevetto studiato dall'università Bicocca di Milano riguardante la produzione di energia tramite le finestre delle vetrate di case, uffici o centri commerciali. L'energia, in questo modo, si produrrebbe non più dai pannelli fotovoltaici dai tetti ma dai vetri trasparenti fotovoltaici. E' una tecnologia che stiamo mettendo a punto e sarà a chilometro zero: la produco, l'accumulo e la utilizzo direttamente sul posto". 

Quindi possiamo guardare al futuro in maniera intelligente e nel rispetto dell'ambiente?

"Questo progetto significa non avere sistemi di distribuzione e quindi fili che danno fastidio e che comportano inquinamento elettromagnetico. Questa tecnologia è invisibile, non si avverte come venga prodotta questa energia ma sappiamo che viene prodotta. E' una tecnologia che potrà sostituire le tecnologie tradizionali del fotovoltaico: per le grandi strutture, le vetrate sono molto più grandi del tetto. Tutto questo favorisce l'ambiente e la capacità di rispettare la natura". 

Ai giovani che vogliono avvicinarsi al mondo della sicenza e allo studio del rinnovabile cosa consiglia?

"Io voglio dire ai giovani che dentro alla transazione energetica c'è un'opportunità formidabile per i ragazzi che devono individuare le loro capacità nello sfruttare al meglio le risorse naturali, cercando di adeguarle ai canoni di un rispetto dell'ambiente e non ad uno sfruttamento. Le opportunità di lavoro si creano in questo settore, usando la mente e non le gambe". 

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