Tari insostenibile che zavorra le imprese, Confcommercio: "Serve una revisione"
Le categorie più pesantemente tartassate sono quelle dei ristoratori, bar, negozi di alimentari, pescherie, fruttivendoli e autofficine con differenze considerevoli rispetto ad altre città siciliane, addirittura di oltre le tre cifre percentuali rispetto alla media nazionale
La "Tari" è una spesa insostenibile che "zavorra" - secondo la Confcommercio di Agrigento - le imprese. Penalizzati, in maniera particolare, rispetto alla media italiana, ristoranti, bar, negozi di alimentari, pescherie, fruttivendoli e autofficine. Il presidente della Confcommercio Francesco Picarella, stamani, ha lanciato un vero e proprio appello: "Serve una revisione dell'intero sistema, il carico fiscale sulle aziende rispetto al servizio risulta eccessivo".
Cala la "Tari 2018", ma il costo resta sopra la media dell'intera regione
Quanto sostenuto dalla Confcommercio di Agrigento è supportato dai dati. Nonostante negli ultimi 2 anni la tariffa per le utenze non domestiche sia diminuita, il confronto tra le tariffe 2018 della città di Agrigento e i dati del 2016, pubblicati nel portale di Confcommercio, confermano il divario nelle diverse categorie economiche tra il Comune capoluogo ed il resto della provincia, della Regione e della nazione. Scorrendo le cifre, viene messo in evidenza come le categorie più pesantemente tartassate siano quelle dei ristoratori, bar, negozi di alimentari, pescherie, fruttivendoli e autofficine con differenze considerevoli rispetto ad altre città siciliane, addirittura di oltre le tre cifre percentuali rispetto alla media nazionale.
“Non è solo il peso fiscale eccessivo a mortificare ulteriormente l’imprenditoria agrigentina - afferma Francesco Picarella, presidente regionale di Confcommercio – ma anche e soprattutto i falsi proclami e le discutibili dichiarazioni dell’assessore Nello Hamel che è risultato inadeguato al delicato ruolo, così come la mancata raccolta della indifferenziata degli ultimi giorni e della plastica nella giornata di ieri. Chiediamo – conclude Picarella - all’amministrazione Firetto di rivedere urgentemente l’attuale sistema tariffario che rischia di rappresentare un ulteriore freno allo sviluppo economico delle nostre imprese. Giusto chiedere ai cittadini una corretta differenziata, ma è altrettanto giusto che i servizi offerti siano adeguati alle aspettative.”