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Economia

Stefano Trafficante: "Il lavoro in nero in aumento in Sicilia"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il lavoro in nero in aumento in Sicilia, a macchia d'olio sul nostro territorio,  le imprese artigiane tra le più a rischio, e quanto dichiara in una nota il Consigliere esponente Sindacale dell`U.N.I.C  Territoriale Ribera Stefano Trafficante , l'abusivismo rischia di colpire oltre la metà delle imprese artigiane in Sicilia. 

In Sicilia in 4 anni  dal 2012 al 2015, sono diminuiti di 50 mila unità i posti di lavoro regolari e sono saliti di 9 mila quelli irregolari. Sull’Isola, inoltre, il meta-settore del sommerso (somma degli occupati non regolari di tutti i settori) è il secondo settore dell’economia della regione dopo i Servizi.
L’abusivismo rappresenta una grave minaccia per le imprese regolari e in particolare per quelle operanti nell'artigianato. 
A livello settoriale si conta il numero più alto di lavoratori non regolari nei Servizi (231 mila irregolari pari al 73,7% del totale), in particolare servizi alla persona, ristorazione e trasporto.

 Tra i settori non agricoli è quello delle Costruzioni a registrare il peso più elevato degli occupati irregolari sul totale occupazione (23,3%). Settore che in 4 anni (2012-2015) ha perso 18 mila occupati.

"Novemila lavoratori abusivi in più è un numero che non può lasciarci indifferenti  ed è ancora più preoccupante il dato delle imprese artigiane a rischio di abusivismo, quasi il 60%. È un’emorragia inarrestabile Si parla del "malato lavoro"'e occorre che in primis il Governo Nazionale agisca attraverso la nuova legge di stabilità 2019 se non vogliamo perdere gli antichi mestieri. L`U.N.S.I.C  è sempre più vicina alle esigenze delle imprese ma non basta.
Occorre sburocratizzare metodi e sistemi - prosegue il Sindacalista dell`U.N.S.I.C  Trafficante -  molte imprese, a troppe forse, oggi, viene più comodo pensare di guadagnare attraverso il sommerso quando invece la giusta strada è quella di guadagnare nel rispetto regole. Ma è anche vero che ci sono pressioni che le aziende non possono sostenere, la pressione fiscale e il costo del lavoro. In Italia occorre ridurre le tasse in busta paga, il 48% è una percentuale inaccettabile quando invece la media europea è del 35%. Una emersione genera lavoro pulito e onesto".
 

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