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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Camere di commercio, le associazioni a Crocetta: "Si rispetti la legalità"

Lo chiedono Cna, Confesercenti, Legacoop e la Confcooperative di Agrigento, Trapani e Caltanissetta

Ritirare la nota dell'assessorato regionale alle Attività produttive con la quale si chiede alle associaizoni di designare i rappresentanti per l'istituzione della Camera di Commercio di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Lo chiedono Cna, Confesercenti, Legacoop e la Confcooperative di Agrigento, Trapani e Caltanissetta al presidente della Regione, Rosario Crocetta.

“Dopo lunghi ritardi ed imbarazzanti silenzi – si legge in una nota delle associazioni di categoria - l'assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, con nota del 2 agosto scorso, chiede alle associazioni delle province di Agrigento, Caltanissetta e Trapani di indicare i nominativi dei rappresentanti che faranno parte del prossimo consiglio camerale per procedere alla convocazione dello stesso per l'insediamento e l'elezione dei vertici dell'Ente. Una decisione che lascia sconcertati perché dimostra come il tempo trascorso si sia perduto invano, senza effettuare quelle verifiche che erano necessarie e senza tenere conto del ricorso di diverse associazioni le cui contestazioni nell'ordinanza in sede giurisdizionale del Cga per la Regione Siciliana, pubblicata il 25 maggio hanno trovato piena rispondenza”.

“Lo stesso Consiglio ha accolto l'istanza cautelare - continua la lettera - ai soli fini di cui all’articolo 55, comma 10, del codice del processo amministrativo, disponendo che a cura della segreteria la presente ordinanza sia trasmessa al competente Tribunale amministrativo regionale per la sollecita fissazione dell'udienza di merito. Nonostante tutto questo l'assessore alle Attività produttive, con la complicità dei suoi dirigenti, ha deciso di andare avanti sdoganando quelle associazioni che nel ricorso venivano indicate come sovradimensionate e che, guarda caso, sono le stesse che si trovano indagate dalla Procura di Catania per le stesse motivazioni”.

“A questo punto – conclude la lettera - si chiede al signor presidente della Regione Siciliana il ritiro immediato della nota assessoriale richiamato all’oggetto che, in caso contrario, sarà impugnata al Tar valutandone anche l'opportunità di trasferire la vicenda in tribunale per gli aspetti penali delicati che si appalesano. Pertanto si chiede un intervento tempestivo del presidente della Regione per riportare la questione nell'alveo della legittimità a tutela delle associazioni che rispettano le regole e nell'interesse delle imprese rappresentate nel territorio di pertinenza”.

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