Solidarietà dagli agenti e ufficiali della polizia locale di tutta Italia, al vigile urbano che ha rischiato il linciaggio da parte di alcuni automobilisti, mentre tentava di far rispettare un divieto di transito.

Vigile urbano rischia il linciaggio

Il gruppo social "Il Fuori Coro" ha scritto una lettera al sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, ed al comandante della polizia municipale, Gaetano Di Giovanni, con la speranza "di vedere aumentate le risorse umane ed economiche da investire in sicurezza, per poter affrontare i disagi e le problematiche inerenti la piccola e grande criminalità e per tutto quanto non concorre all'ordine ed alla sicurezza della comunità".

"Abbiamo appresto del clima di intimidazione e paura - scrivono i poliziotti - che i colleghi agrigentini devono subire quando gli stessi prestano servizio durante lo svolgimento del mercato settimanale del venerdì, in una vostra area cittadina. Minacce ed atteggiamenti aggressivi non sono stati risparmiati da parte degli automobilisti, nei confronti degli Agenti, 'colpevoli', di svolgere il loro servizio con unico fine la corretta circolazione veicolare e la sicurezza generale. Storia vecchia che però ciclicamente si presenta ogni venerdì, giorno di mercato settimanale".

"Quel giorno infatti, - si legge ancora nella lettera - molti automobilisti incuranti dei divieti, pretendono di accedere nelle aree chiuse al traffico, violando così le ordinanze sindacali; ma c'è di peggio: c'è che più di una volta sono arrivati ad aggredire verbalmente, ad inveire e minacciare con ingiurie il collega della polizia locale ivi in servizio; collega che in una occasione ha pure rischiato il linciaggio, come riferito dalle cronache agrigentine. Non è facile gestire certe situazioni, dove la tensione è palpabile e dove il pericolo di essere aggrediti è incombente ed incombe. Qualsiasi soluzione adottabile sembra poter risolvere il problema come il contrario. Unico vero colpevole di tutto questo stato di cose, è la totale repulsione di certi individui che pensano di poter stralciare il codice della strada, di applicarlo a proprio uso e consumo, come di poter asservire l'educazione civica ai propri distorti punti di vista".