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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Uomo ucciso a coltellate, il racconto del reo confesso: "Si rifiutò di darmi i soldi"

Secondo quanto avrebbe raccontato il presunto omicida agli agenti, alla base del gesto ci sarebbero stati motivi economici legati alla gestione dell'officina

Ci sarebbe una storia di soldi dietro l'omicidio avvenuto nella notte in contrada San Benedetto, nella zona industriale di Agrigento.

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La vittima Giuseppe Mattina, 39 anni, ucciso a coltellate, e quello che sembra essere il suo assassino, il palermitano reo confesso, Giovanni Riggio, sarebbero stati soci nella gestione dell'officina dove è stato trovato il corpo dell'uomo. 

Zona industriale, uomo ucciso a coltellate

Secondo quanto avrebbe raccontato Riggio ai poliziotti del commissariato di Brancaccio di Palermo, dove si è costituito dopo aver commesso il delitto, alla base del gesto ci sarebbero stati "problemi economici". Secondo una prima ricostruzione, il reo confesso avrebbe chiesto dei soldi alla vittima, che però si sarebbe rifiutato di darglieli. La situazione è degenerata, quando - sempre secondo il racconto di Riggio - la vittima avrebbe offeso i familiari del reo confesso, che accecato dalla rabbia, avrebbe sferrato le coltellate mortali alla vittima.

Una volta compiuto il delitto, il presunto omicida si sarebbe diretto verso casa, a Palermo, a bordo di un furgone. Dopo aver fatto una doccia, con i vestiti ancora sporchi di sangue nel veicolo, ha deciso di costituirsi, raccontando la sua versione dei fatti agli agenti del commissariato di Brancaccio. Spetterà adesso alle indagini, ricostruire l'accaduto e verificare l'autenticità del racconto del presunto omicida.

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