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Cronaca Montallegro

Ucciso durante una battuta di caccia, l'inchiesta: c'erano 50 persone in zona

Il consulente tecnico della Procura di Sciacca, in queste ore, sta arrivando ad una scrematura del numero di quanti erano nelle campagne di Burgio

Venne ucciso, a fine novembre, durante una battuta di caccia. La Procura di Sciacca è riuscita a stringere il cerchio: affidandosi ad un consulente tecnico ha ristretto a 50 il numero di persone che si trovavano nella zona boschiva di Burgio nell’ora in cui è morto, nell'incidente di caccia, Paolo Stagno, di 51 anni, operaio forestale di Montallegro, centrato da un colpo di fucile.

Le indagini e l’attività del consulente stanno portando, in queste ore, a una scrematura del numero. Il consulente tecnico ha lavorato sulla cella telefonica che copre quella zona e dunque su un’area maggiormente vasta. “La Procura di Sciacca ed i carabinieri – dice, al Giornale di Sicilial’avvocato Teo Caldarone che assiste la famiglia della vittima – stanno facendo un lavoro straordinario e mi risulta che la pista investigativa seguita per l’individuazione del responsabile dell’uccisione di Paolo è quella giusta. E’ auspicabile, pertanto, che colui che ha sparato si presenti spontaneamente all’autorità giudiziaria perché la sua posizione sta aggravandosi ogni ora di più”.

Piena collaborazione nella ricostruzione di quei momenti è stata offerta agli inquirenti da chi si trovava con Stagno, dai suoi compagni di caccia ai quali la Questura ha poi notificato il foglio di via obbligatorio con divieto a fare ritorno per tre anni a Burgio per caccia in zona vietata e attività di caccia in orario vietato. 

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