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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Non truffò campionessa italiana di atletica", assolto imprenditore

Giosuè Sciabica, titolare di un grosso centro di riparazioni auto, era stato accusato di aver simulato sostituzione di pezzi e lavori per migliaia di euro

Assoluzione perché il fatto non sussiste: secondo il giudice Alfonso Malato, l’imprenditore Giosusè Sciabica, 42 anni, titolare del centro di riparazioni auto e carrozzeria che porta il suo nome, non truffò Giusi Parolino, campionessa nazionale di atletica. Sciabica, difeso dall’avvocato Giuseppe Scozzari, era accusato di aver tentato di raggirare l’atleta, nota negli ambienti sportivi a livello europeo, alla quale – secondo l’ipotesi iniziale che non ha retto al vaglio del processo – aveva emesso due fatture, per un importo che superava i 3.000 euro, per dei lavori mai effettuati.

La vicenda risale al marzo del 2012. Giusi Parolino, che al processo si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Daniela Posante, denunciò l’imprenditore per truffa sostenendo che il proiettore, che il commerciante sosteneva essere stato sostituito, non era stato mai collocato e che altri lavori indicati in fattura non erano stati mai eseguiti. Giusi Parolino pagò 2.500 euro e si rifiutò di saldare il resto. Il pubblico ministero Alfonsa Fiore, a conclusione della requisitoria, aveva chiesto la condanna di Sciabica, a 6 mesi di reclusione.

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