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Cronaca Ribera

Il tribunale dà ragione ad una dirigente riberese, Regione condannata

La vicenda è ricostruita dall’avvocato Girolamo Rubino, che, insieme al collega Daniele Piazza, ha assistito una 54enne

L’assessorato regionale alle Attività produttive è stato condannato a pagare le spese legali ad una dirigente di Ribera, coinvolta in due procedimenti penali per ipotesi di reato contro la pubblica amministrazione. La vicenda è ricostruita dall’avvocato Girolamo Rubino, che, insieme al collega Daniele Piazza, ha assistito la donna, una 54enne riberese.

I due procedimenti penali – fa sapere Rubino – risalgono al 2011. Il primo davanti al tribunale di Sciacca, si concluse con l’assoluzione della donna, "perché il fatto non sussiste", l'altro, invece, fu archiviato dal gip. La dirigente, avendo sostenuto le relative spese legali dei due procedimenti penali, aveva richiesto all’assessorato il rimborso delle spese, ma non ricevendo alcun riscontro, aveva diffidato l'amministrazione regionale a procedere al rimborso così come previsto dalla legislazione vigente.

Non avendo ricevuto il rimborso richiesto – prosegue il legale - la dirigente regionale ha fatto ricorso per decreto ingiuntivo davanti al Tribunale di Palermo, che ha accolto il ricorso ingiungendo all'assessorato regionale delle Attività produttive il pagamento della somma di euro 22.219, oltre le spese del procedimento. Ma l'assessorato si è opposto, con il patrocinio dell'avvocatura distrettuale dello Stato di Palermo.

A questo punto, la donna, sempre assistita da Rubino e Piazza, ha chiesto il rigetto dell’opposizione perché giudicata “infondata”. “L'avvocatura dello Stato – scrive Rubino -ha eccepito tra l'altro il difetto di legittimazione passiva dell'assessorato, poiché l'attività posta in essere dalla dirigente regionale era stata espletata nella qualità di commissario ad acta presso l'azienda autonoma delle Terme di Sciacca, e quindi in favore solo di detto ente”.

Gli avvocati Rubino e Piazza hanno replicato sul punto che le attività espletate dalla dirigente, sebbene richieste nell'interesse dell'Azienda autonoma delle terme di Sciacca, “erano state delegate dall'assessorato e, conseguentemente, alla stessa spettava il rimborso delle spese legali sostenute per la difesa nei procedimenti penali scaturiti da detta attività”.

La quinta sezione civile del tribunale di Palermo, condividendo le tesi difensive degli avvocati Rubino e Piazza, ha respinto l'opposizione proposta dall'assessorato regionale delle Attività produttive, dichiarando esecutivo il decreto ingiuntivo opposto, e condannando l'assessorato anche al pagamento delle spese del giudizio di opposizione, liquidate in euro 2.100, oltre iva ed accessori. Dunque, la dirigente regionale avrà diritto al rimborso della spese legali sostenute, mentre l'Assessorato regionale delle attività produttive pagherà anche le spese del giudizio di opposizione.

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