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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Blitz dei carabinieri, tre arresti: sequestro di cocaina, marijuana e hashish

Il gip convalida i provvedimenti ma applica solo una misura cautelare: coinvolti due commercianti

Dieci grammi di cocaina, cinquanta di marijuana e oltre centoventi di hashish. I carabinieri arrestano tre persone al termine di un’operazione messa a segno fra venerdì e sabato. Si tratta dell’operaio Calogero Bellaccomo, 32 anni, del ristoratore Simone Modica, 42 anni, titolare di una delle più note trattorie della città e di Alessandro Pinzarrone, 34 anni, gestore di un bar del centro. Il loro arresto è scattato nella notte fra venerdì e sabato.

Il gip Alessandra Vella, al termine dell’interrogatorio, ha convalidato l’arresto ma ha applicato solo a Pinzarrone, la cui posizione è apparsa la più delicata, la misura cautelare dell’obbligo di dimora ad Agrigento. Per gli altri due indagati, pur essendo confermato il provvedimento dei carabinieri, non è stata applicata alcuna misura e, quindi, potranno aspettare il processo in stato di libertà.

L’operazione dei carabinieri è partita dall’abitazione di Modica. È lì che i militari vanno a “botta sicura” convinti, sulla base di una precedente attività investigativa, che avrebbero trovato della droga. Le perquisizioni si estendono alle altre due abitazioni e salta fuori altra droga. Il pubblico ministero Simona Faga aveva disposto per tutti gli arresti domiciliari. Il giorno dopo il magistrato ha chiesto la convalida e l’applicazione di una misura cautelare. Bellaccomo ha nominato come difensore l’avvocato Salvatore Pennica; Modica ha indicato Arnaldo Faro mentre Pinzarrone è stato assistito da Davide Cortese. All’udienza di convalida Modica si è avvalso della facoltà di non rispondere ma la difesa ha consegnato una memoria con la quale spiegava che la droga era destinata al consumo personale.

Stessa strategia difensiva per Bellaccomo mentre Pinzarrone ha accusato Bellaccomo spiegando anche di averlo accompagnato a Favara dove avrebbe acquistato la droga. Racconto che il gip definisce “generico, vago e fuorviante”. Alla fine solo per lui è stata disposta la misura cautelare in quanto il gip lo ha ritenuto maggiormente a rischio di reiterazione del reato. 

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