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Cronaca Raffadali

Scade il permesso di libertà, Totò Cuffaro torna in carcere a Roma

E' rimasto per qualche minuto in preghiera dinnanzi il feretro del padre, al cimitero di Raffadali. Poi pranzo in famiglia e partenza per Roma. "Mi scriveva che mi avrebbe fatto uscire dal carcere. Anche se per un solo giorno, c'è riuscito" ha detto

Giusto il tempo di andare al cimitero per dare l'ultimo saluto al padre prima della tumulazione. Poi "l'ultimo" pranzo in famiglia e di corsa alla stazione dei carabinieri per comunicare la partenza. Totò Cuffaro è ripartito. 

Ha lasciato Raffadali per tornare nella sua cella nel carcere Rebibbia di Roma, dove sta scontando una condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato. L'ex governatore della Sicilia è arrivato nel primo pomeriggio di sabato nella sua Raffadali, grazie ad un permesso di libertà concessogli dal giudice di sorveglianza al fine di farlo partecipare alla tumulazione del padre, Raffaele, morto il 31 dicembre scorso. 

Raffadali, Totò Cuffaro al Cimitero

"Mio padre era una persona che di gran lunga meritava. Noi siamo soltanto l'esternazione di quello che è stato lui. Mi scriveva che mi avrebbe fatto uscire dal carcere. Anche se per un solo giorno, c'è riuscito" ha detto ai giornalisti che lo aspettavano all'uscita del cimitero, dove si è soffermato qualche minuto in preghiera innanzi il feretro del padre (video).

Un giorno di libertà assoluta; 24 ore senza scorta al seguito. Ad accompagnarlo c'erano i fratelli, Giuseppe e Silvio, che lo hanno accompagnato all'aeroporto di Palermo. Totò Cuffaro era già tornato a Raffadali lo scorso 8 ottobre per fare visita al padre durante la malattia. 

Libertà per Totò Cuffaro, l'arrivo a Raffadali

Video/1 - L'arrivo di Cuffaro a Raffadali: "La Sicilia è straordinaria, godetevela"

​Video/2 - Cuffaro al cimitero per l'ultimo saluto al padre Raffaele

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