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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Test d’ingresso alla facoltà di medicina: il Cga ammette all’immatricolazione un gruppo di giovani candidati della provincia di Agrigento in precedenza esclusi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di AgrigentoNotizie

Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Sicilia, ribaltando la pronuncia emessa la scorsa estate dal TAR Sicilia, ha accolto l'istanza cautelare proposta dai ricorrenti che denunciavano la violazione del principio dell'anonimato durante la prova selettiva. Per effetto dell'Ordinanza n. 500/2014 gli aspiranti medici potranno immediatamente iscriversi con riserva ai corsi di studio prescelti.

Palermo. Gli studenti agrigentini, assistiti dagli avvocati Fabio Li Calsi, Alfonso Napoli, Giuseppina Insalaco e Silvana Calà, con un'azione legale intrapresa lo scorso mese di gennaio, avevano impugnato i test di ammissione denunciando gravi violazioni nello svolgimento della procedura selettiva avvenuta il 9 settembre 2013.

In particolare, i legali hanno messo in evidenza come le concrete modalità di svolgimento della prova fossero connotate da gravi violazioni del principio dell'anonimato e dalla possibilità, quanto meno in astratto, dell'alterazione dei risultati della prova.

In prima battuta il TAR Sicilia - sede di Palermo aveva negato la tutela cautelare invocata dai giovani ricorrenti motivando il rigetto in virtù di un presunto vizio di forma.

Con l'importante decisione contenuta nell'ordinanza pubblicata lo scorso 2 ottobre il Consiglio di Giustizia Amministrativa, presieduto dal giudice De Francisco, ha fatto chiarezza circa la regolarità dell'iter processuale seguito dai difensori in primo grado ed ha ordinato all'Amministrazione l'immediata immatricolazione in sovrannumero dei ricorrenti.

Sotto il profilo della fondatezza delle ragioni avanzate dagli studenti il massimo organo di giustizia amministrativa ha condiviso il richiamo, invocato dai legali, ai principi espressi dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 26 del 2013.

Grande, ovviamente, la soddisfazione espressa sia dagli studenti riammessi ai corsi di laurea sia dagli avvocati che hanno seguito il complesso percorso giudiziario che ha condotto alla concessione del provvedimento cautelare.

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