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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Corruzioni all'Agenzia delle entrate, tra silenzi e telefonate shock: l'indagine continua

Tredici arresti, trenta indagati. Tutti pronti a promettere regalie ai pubblici ufficiali pur di "dimenticare" un accertamento o "sistemare" qualche situazione di tributi dovuti alle casse dello Stato. Episodi che, salvo l'intervento di appena tre persone, hanno portato a galla un sistema di corruzione ben rodato nel totale silenzio del mondo politico e delle istituzioni. Ma i "tempi duri" non sembrano essersi conclusi

Parlavano al telefono senza alcuna remora. Discutevano di accertamenti da "sistemare" senza la minima preoccupazione che qualcuno potesse accorgersi dei loro "comportamenti" o che i loro telefoni potessero essere sotto controllo. E ad ascoltarli, pedinarli, fotografarli e filmarli c'erano infatti gli uomini del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Agrigento, che il sostituto procuratore Andrea Maggioni ha elogiato più volte nel corso della conferenza stampa di ieri. 

Tredici arresti, trenta indagati: la "Duty free" è l'operazione anticorruzione più imponente degli ultimi anni nell'Agrigentino. In manette sono finiti funzionari dell'Agenzia delle entrate di Agrigento e facoltosi imprenditori (qui tutti i nomi), pronti a promettere regalie ai pubblici ufficiali pur di "dimenticare" un accertamento o "sistemare" qualche situazione di tributi dovuti alle casse dello Stato. Gli inquirenti, che – come precisato in conferenza stampa – hanno definito gli arresti di ieri "soltanto un troncone" di un'indagine ben più ampia, hanno scoperto e contestato agli indagati almeno sei episodi illeciti.

L'INTERCETTAZIONE/1 - Quella pratica degli "amici" di Lampedusa da sistemare: «Vedi che si può fare...»

Come la vicenda legata alla "Metalmeccanica Agrigentina Srl" e alla "sponsorizzazione" dell'imprenditore Salvatore La Porta della società sportiva che fa indirettamente capo al funzionario dell'Agenzia delle entrate Vincenzo Tascarella.

O la promessa di assunzione a tempo indeterminato alla "Girgenti acque spa" per la figlia del direttore dell'ufficio delle entrate di Agrigento, Pietro Pasquale Leto, da parte dell'imprenditore Marco Campione, numero uno della società che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Agrigento e fratello di Massimo, l'uomo che con le sue rivelazioni sulla "black list" delle tangenti in Sicilia ha portato all'arresto dell’ex presidente di "Rete ferroviaria italiana" Dario Lo Bosco.

L'INTERCETTAZIONE/2 - La figlia assunta alla Girgenti acque: "Ma qui mi trattano come tutti gli altri, papà!"

Ed ancora, i presunti esami "mai realmente conseguiti" da parte di Giuseppe Castronovo e Piera Callea, marito e moglie entrambi funzionari dell'Agenzia delle entrate, grazie all'intermediazione di D. P. che avrebbe poi chiesto al Castronovo consigli e informazioni riservate in merito a vertenze tributarie sulla sua società, chiedendo anche di interessarsi personalmente al fine di trovare una "soluzione" positiva delle vertenze a suo carico.

LA TELEFONATA AL FIGLIO: "Antò... what's your name...E che cazzarola ne so?"

Tutti episodi che, salvo l'intervento del presidente della Camera di commercio, Vittorio Messina, dell’ex consigliere comunale Giuseppe Di Rosa e del consigliere comunale grillino Marcella Carlisi, hanno portato a galla un sistema di corruzione ben rodato nel totale silenzio del mondo politico e delle istituzioni (che in altre situazioni non hanno perso l'occasione di rilasciare dichiarazioni e diramare comunicati stampa).

Ma i "tempi duri" non sembrano essersi conclusi. Il procuratore capo Renato Di Natale e l'aggiunto Ignazio Fonzo hanno fatto intendere poco, ma quanto basta. "Gli arresti all'Agenzia delle entrate – hanno detto in conferenza stampa – sono soltanto l'esito di un troncone di indagine. Noi continuiamo a lavorare, nonostante ci sia chi denigra questo ufficio". Parole che non lasciano spazio a diverse considerazioni: il rullo compressore della Procura sembra procedere nella direzione dei reati contro la pubblica amministrazione. E probabilmente continuerà a farlo nel totale silenzio da parte di tutti.

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