rotate-mobile
Cronaca

Tassa di soggiorno, interviene l'Abba: "Che fine faranno gli introiti?"

Il presidente Carmelo Cantone appoggia l'iniziativa ma chiede spiegazioni chiare

Dal 15 luglio si pagherà la tassa di soggiorno. La legge di stabilità del 21 giugno scorso ha eliminato il blocco, imposto ai Comuni. A tal proposito è intervienuto Carmelo Cantone, presidente di ‘Abba’, associazione Bed and Breakfast di Agrigento. "Anche se l’amministrazione comunale sembrava orientata a far partire la tassa di soggiorno dal 1 gennaio del 2018 - dice Cantone - sfruttando la legge di stabilità del 21 giugno scorso che ha eliminato il blocco imposto ai Comuni di istituire nuove tasse, come Abba, ne accettiamo con riserva l’anticipo.Ieri ho voluto personalmente incontrare il sindaco Firetto per manifestare qualche perplessità in merito. Siamo sì d’accordo all’attivazione della tassa ma che questa non debba però essere applicata oltre i tre giorni di permanenza in città. Ciò sarebbe controproducente per il richiamo del turismo, in particolare per le famiglie, e si rischia solamente di alimentare il famoso turismo 'mordi e fuggi'.  Un altro punto esposto al primo cittadino Firetto è il provvedimento che è reso immediatamente esecutivo dal 15 Luglio: i gestori di strutture ricettive non hanno avuto il tempo materiale per documentarsi, comunicare agli ospiti, che di fatto hanno già una prenotazione per il 2017, che l’imposta va adesso pagata. Le prenotazioni e le trattative fatte per questo periodo non tenevano conto della tassa di soggiorno. Dovremo adeguarci ed evidentemente non faremo una bella figura con i nostri ospiti visto che lo vedranno come un costo non previsto e l’accordo era stato raggiunto su basi diverse. Oltretutto il Comune non ci ha ancora consegnato il materiale informativo da esporre in struttura e della modulistica da compilare necessaria per l’esazione. Non essendo in nostro possesso siamo quindi impossibilitati a poter adempiere all’incarico. Abbiamo bisogno di sapere di più, quindi ci occorre un po di tempo in più. Siamo fortemente in ritardo e per questo si rischiano recensioni negative dei turisti e questo andrebbe contro ogni struttura ricettiva. Tutti ci chiedono: ma una volta applicata la suddetta imposta, quale sarà il vero destino degli introiti? Chiariamo - spiega Carmelo Cantone -  subito che noi, non vogliamo essere relegati al ruoto di esattori, ma ci sentiamo partners di questa grande 'operazione finanziari'. Aiuteremo l’Amministrazione affinchè i soldi che ne deriveranno siano ben spesi; Vorremmo potere fare proposte e concordare insieme, tutti gli interventi da fare per il bene della città di Agrigento quali segnaletica, decoro urbano, manifestazioni, manutenzione ecc. Infine, ci auguriamo che, questa prematura scelta di iniziare adesso a stagione inoltrata, non sia solo una strategia per mettere una 'pezza' ai buchi di bilancio e alle casse comunali ridotte al verde. Tutti i gestori non vogliono essere strumento di guadagno e sperpero, ma veri collaboratori ed autori di proposte che possano incrementare il turismo ad Agrigento".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tassa di soggiorno, interviene l'Abba: "Che fine faranno gli introiti?"

AgrigentoNotizie è in caricamento