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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Tangenti in cambio di finanziamenti agevolati", attenuata un'altra misura

Il giudice, accogliendo l'istanza dell'avvocato di fiducia, Salvatore Cusumano, ha sostituito l'obbligo di dimora con quello di firma a carico di Antonio Milioti

Anche la misura cautelare - l'obbligo di dimora a Favara - posta a carico di Antonio Milioti, 41 anni, è stata attenuata. Il giudice, accogliendo l'istanza dell'avvocato di fiducia, Salvatore Cusumano, ha sostituito l'obbligo di dimora con l'obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Per domani risulta essere in calendario, proprio per Antonio Milioti, l'udienza al tribunale del Riesame.

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Era il 21 giugno scorso quando, la Guardia di finanza, notificava 17 misure cautelari a carico di altrettanti indagati nell'ambito dell'operazione che venne denominata "Giano Bifronte". L'inchiesta ipotizzava che alcuni imprenditori per "ottenere dei finanziamenti agevolati dell'Irfis avrebbero stipulato un contratto di consulenza con la 'Intersystem srl' per avere una sorta di 'corsia privilegiata'". Secondo quanto venne reso noto, in conferenza stampa dal procuratore Luigi Patronaggio, la "consulenza mascherava una tangente".

Il 21 giugno scorso, due persone finirono in carcere, 5 ai domiciliari e l'obbligo di dimora è stato firmato per 10. A coordinare l'inchiesta è stato il sostituto procuratore Andrea Maggioni. A firmare i provvedimenti per 17 persone fu il Gip del tribunale di Agrigento Francesco Provenzano. Complessivamente 28 gli indagati. 

Negli ultimi giorni, tutte o quasi le misure applicate lo scorso 21 giugno sono state, di fatto, attenuate. 

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