"Tangenti per ottenere i fondi agevolati", l'inchiesta approda al Riesame
La difesa del consulente del lavoro Antonio Vetro, di Favara, chiederà in aula la scarcerazione il 5 luglio. L'indomani tocca al funzionario dell'Irfis Paolo Minafò
Mercoledì 5 luglio toccherà al consulente del lavoro Antonio Vetro di Favara, l'indomani al funzionario dell'Irfis Paolo Minafò. L'inchiesta "Giano Bifronte", che ipotizza un giro di tangenti legato alla concessione di finanziamenti a tasso agevolato, approda al tribunale del riesame.
Vetro, già coinvolto in altre vicende giudiziarie (su tutte l'inchiesta "Duty free" su un giro di tangenti all'Agenzia delle Entrate), difeso dagli avvocati Gisella Spataro e Francesco Gibilaro, durante l'interrogatorio di garanzia aveva risposto alle domande del giudice Francesco Provenzano che ha applicato nei suoi confronti l'ordinanza cautelare in carcere, respingendo le accuse. Il funzionario dell'Irfis, difeso dagli avvocati Antonino e Vincenza Gaziano, anch'egli finito in carcere, si è invece avvalso della facoltà di non rispondere. I provvedimenti saranno adesso discussi davanti al tribunale della libertà.
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