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Cronaca

"Tangenti all'Agenzia delle Entrate", slitta la requisitoria del pm

L'udienza preliminare e quella dello stralcio abbreviato dell'inchiesta "Duty free" rinviate per lo sciopero dei penalisti

L’ennesimo sciopero degli operatori della giustizia fa slittare i due tronconi del processo scaturito dall’inchiesta “Duty free” che ha disarticolato un presunto giro di tangenti all’Agenzia delle Entrate di Agrigento. Questa mattina l’udienza preliminare e quella dello stralcio abbreviato, in programma davanti al giudice Giuseppe Miceli, sono state rinviate per l’astensione degli avvocati penalisti. Dieci dei ventiquattro imputati – funzionari dell’ufficio, imprenditori e rispettivi collaboratori – hanno scelto il giudizio abbreviato e oggi ci sarebbe stata la requisitoria del pm Andrea Maggioni (prima, però, doveva essere sentito un teste chiesto come “condizione” al rito) con le richieste conclusive.

Si torna in aula il 26 maggio. Il rito alternativo, fra gli altri, è stato chiesto dall'ex direttore dell'Agenzia delle Entrate di Agrigento, Pietro Pasquale Leto, e dall'imprenditore Marco Campione. Stessa scelta processuale per Francesca Leto (figlia dell’ex direttore), per tre funzionari dell’ufficio (Aurelio Bruno, Francesco Caci e Antonino Migliaccio) e per l’imprenditrice Vincenza Maria Lombardo, 51 anni, titolare di un noleggio di auto. 

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