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Cronaca

"Tangenti all'Agenzia delle Entrate", irrompe il pentito Tuzzolino

Il pm Andrea Maggioni deposita nuovi verbali in cui l'architetto-pentito tira in ballo l'imprenditore Marco Campione e il suo colosso Girgenti Acque

L’architetto-pentito Giuseppe Tuzzolino irrompe al processo scaturito dall’inchiesta “Duty free” che ipotizza un giro di tangenti all’Agenzia delle Entrate di Agrigento in cambio di informazioni riservate e annullamenti di sanzioni tributarie. Ieri mattina, alla ripresa dell’udienza preliminare e del troncone abbreviato del procedimento, in corso davanti al gup Giuseppe Miceli, il pm Andrea Maggioni ha depositato un verbale di interrogatorio in cui il collaboratore di giustizia, che da un paio di anni collabora con le Procure di mezza Sicilia, anche se finora non ci sono sentenze che sanciscono la sua attendibilità, ricostruisce alcune vicende che riguardano uno dei principali imputati, l’imprenditore Marco Campione, e – sembrerebbe – il sistema clientelare che, a suo dire, gestirebbe le assunzioni nel colosso Girgenti Acque.

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Uno degli episodi, su cui comunque sia il tribunale del riesame e la Cassazione si sono pronunciati annullando gli arresti, riguarda l’assunzione di Francesca Leto, praticante avvocato figlia dell’ex direttore dell’Agenzia, Pietro Pasquale Leto. La Procura ritiene che l’assunzione della figlia alle dipendenze del colosso imprenditoriale che gestisce il servizio idrico sia stata il frutto di un accordo corruttivo fra Leto e Campione che in cambio avrebbe ricevuto l’annullamento di una sanzione tributaria di 44 mila euro.

La difesa ha chiesto un termine per esaminare i verbali. Si torna in aula il 9 giugno.

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