Strade dissestate e Municipio senza soldi. Da mesi ormai, i funzionari di palazzo dei Giganti hanno scelto - per evitare incidenti stradali e dunque possibili richieste di risarcimento danni - di interdire a motociclette, ciclomotori e biciclette le strade che sono ricolme di buche e dissesti. L'ultima - in ordine di tempo - plateale decisione ha riguardato le vie Panoramica dei Templi, Giuseppe La Loggia, Empedocle Restivo, Delle Campanelle, Della Rugiada. Strade che sono andate ad aggiungersi – poiché pericolose da percorrere – alle altre già vietate. Le proteste si sono susseguite e qualche settimana addietro anche tantissimi centauri sono scesi in strada, naturalmente, in sella al proprio mezzo, per cercare di sensibilizzare l'amministrazione a trovare alternative diverse piuttosto che sbarrare gli accessi. 

Strade chiuse alle moto, Firetto: "Contrario a soluzioni dirigenziali tanto affrettate"

Ci sono, però, situazioni diverse. Ossia ci sono strade che possono anche essere aggirate dai centauri e ci, invece, abitazioni che - con moto, bici o scooter - non possono essere raggiunte. Esattamente per come racconta e documenta un lettore di AgrigentoNotizie che, di fatto, reclama "alternative che diano a tutti gli utenti e contribuenti, pari diritti e opportunità". Perché, anche con un mezzo a due ruote, un cittadino deve poter essere libero - anche ad Agrigento - di poter tornare a casa propria. 

Gentilissima redazione di AgrigentoNotizie, vorrei segnalare un singolare divieto imposto dal Comune di Agrigento in via Boris Giuliano traversa di viale Cannatello.
L’amministrazione comunale di Agrigento, com’è noto sta mettendo un po’ ovunque, cartelli di divieto di transito ai veicoli a due ruote e ciò solo per assicurarsi eventuale partita vinta nell’ipotesi di controversia giuridica. Già un’associazione a difesa dei consumatori, rappresentata da un noto avvocato agrigentino, nei giorni scorsi ha organizzato una manifestazione di protesta, per tale scelta drastica nei confronti degli utenti stradali a due ruote, quindi non entrerò nel merito del discorso, ma dalle foto allegate si vede chiaramente che questo cartello impedisce a chi ha un motorino, l’entrata e l’uscita dalla propria abitazione nel rispetto dell’obbligo di transito posto all’inizio della strada! 

Dalla foto della mappa presa da Google, ad una rapida occhiata si capisce che la via Boris Giuliano è l’unica via che dà accesso alle altre vie della zona: via Scinà, via Torres, via Verga, via D’annunzio, via Carducci, via Sirio ecc. 
In realtà ci sarebbe un’altra via d’accesso ma è una trazzera (via Capitano Russo) che attualmente è percorribile solo se hai un robusto fuoristrada 4x4. 
Per cui, se un utente è munito solo di motorino, ad oggi, non può transitare da e verso casa. E questo perché il Comune ha imposto il divieto di transito alle due ruote dell’unica via di accesso alle altre strade della zona, impedendo il sacrosanto diritto della gente di andare e venire da casa propria, con il mezzo ha propria disposizione, quando e come gli pare.

In definitiva, vorrei sapere se tutto ciò ha un fondamento legalmente fattibile o se invece non era il caso di optare per dare una sistemata a quel tratto di strada iniziale pieno di buche oppure limitare la velocità o altre soluzione alternative che diano a tutti gli utenti e contribuenti, pari diritti e opportunità.

Mi sa proprio che non è stata fatta una valutazione ponderata della questione. E se così fosse, queste decisioni “affrettate” dovrebbero far riflettere gli agrigentini quando saranno chiamati a scegliere la prossima squadra che governerà questa martoriata città.
                
                                    f.to 
                                  Un contribuente a due ruote