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Cronaca

Stalking a sfondo sessuale a dipendente, altre accuse contro sovrintendente

Il pm Antonella Pandolfi, dopo la produzione di nuovi atti da parte della vittima, contesta altri episodi di presunta persecuzione

Nuove accuse a carico dell’ex direttore della Biblioteca museo “Luigi Pirandello”, nonché attuale soprintendente ai Beni culturali di Caltanissetta, Vincenzo Caruso, imputato di stalking a sfondo sessuale nei confronti di un’impiegata. Ieri mattina, durante l'udienza preliminare, il pubblico ministero Antonella Pandolfi ha contestato nuovi atti persecutori ai danni dell'impiegata. In particolare è stato aggiunto l'episodio di un presunto pedinamento che Caruso avrebbe fatto alla donna una mattina, quando stava andando al lavoro dopo avere ottenuto il trasferimento in un altro ufficio della Regione proprio per fuggire - sostiene l'accusa - alle esasperate attenzioni del dirigente.

Caruso, 62 anni, in particolare è accusato di avere fatto apprezzamenti a sfondo erotico e avere avuto atteggiamenti provocatori sul posto di lavoro “finalizzati ad avere rapporti sessuali” con una dipendente. 

Il pm, come sollecitato in passato dal difensore della donna, l'avvocato Arnaldo Faro, ha modificato il capo di imputazione inserendo anche la contestazione di una presunta rappresaglia che il dirigente dell'ufficio avrebbe realizzato per vendicarsi del rifiuto alle sue avances. In particolare avrebbe emesso una serie di atti amministrativi a lei sfavorevoli, come il rifiuto di concederle i benefici della legge 104. Queste condotte in un primo momento erano state inquadrate come "concussione" ma erano state escluse dal gip che aveva archiviato. Il pm, adesso le contesta, come ulteriori condotte di stalking. A sollecitarlo era stato, all'udienza precedente, anche l'altro avvocato di parte civile - Giuseppe Arnone, che assiste il marito dell'impiegata - che aveva prodotto agli atti un verbale di interrogatorio difensivo in cui la donna ricostruiva nel dettaglio la vicenda specificando meglio alcune condotte e rivelando altri episodi.

I difensori del dirigente della Regione, gli avvocati Vincenzo Caponnetto e Walter Tesauro, dopo la modifica dei capi di imputazione hanno chiesto un termine e il giudice ha rinviato al 26 febbraio.

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