"Spiagge e uffici pubblici inaccessibili ai disabili", l'appello della Cgil
Gangemi, responsabile dell'apposito ufficio per invalidi del sindacato, annuncia: "Chiederemo a tutte le associazioni di sottoscrivere un documento comune da inviare ai sindaci"
"Anche se le norme sono ormai vecchie di 20 anni, il tema dell’accessibilità in edifici pubblici e privati e nei luoghi della socialità a chi ha problemi di mobilità è, purtroppo, sempre attuale. Puntualmente ogni anno viene riproposta la vicenda dell’accessibilità delle spiagge, questione che balza agli onori della cronaca spesso per le legittime proteste di qualche genitore". L'appello è di Franco Gangemi, responsabile dell'ufficio, appena istituito dalla Cgil, dedicato alla disabilità.
"Purtroppo - aggiunge Gangemi - ad essere inaccessibili sono tanti edifici privati dove spesso si trovano servizi di interesse collettivo e tanti, troppi, luoghi, della socialità: piazze, ville e giardini pubblici, spazi museali, ad esempio, l’intera area archeologica di Agrigento. Su questo specifico punto, nei prossimi giorni, incontreremo l’ente Parco cui sottoporremo la questione anche per sapere se è uno dei temi oggetto di loro attenzione per interventi".
Sul tema delle spiagge aggiunge: "I Comuni debbono farsi carico dell’accessibilità nelle cosidette “spiagge libere” mentre i gestori privati hanno l’obbligo di occuparsi dell’accessibilità delle loro strutture, il tema non può essere affidato alla sensibilità del singolo gestore. Proporremo a tutte le associazioni che, a vario titolo, si occupano dei problemi della disabilità di sottoscrivere con noi una lettera da inviare a tutti i sindaci ed alla Capitaneria".
