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Cronaca

"Spacciava hashish dai domiciliari", convalidato l'arresto

Il gip dispone ancora la detenzione in casa per il trentaduenne Gianluca Infantino che si difende: "La tenevo in casa solo per consumarla"

Arresto convalidato e ancora domiciliari per il trentaduenne Gianluca Infantino, fermato mercoledì dalla squadra mobile con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di droga. Infantino, detenuto nella sua abitazione del centro storico per l’accusa di tentato furto e violazione della sorveglianza speciale, era stato sorpreso dai poliziotti, avvisati da una telefonata anonima, con cinque dosi di hashish, di circa un grammo ciascuno, nascoste nella sua abitazione, pronte per essere spacciate – sostiene l’accusa – nonostante, peraltro, fosse ai domiciliari.

“Le avevo in casa per fumarle e non per spacciare”, si è giustificato Infantino che ha nominato come difensore l’avvocato Calogero Lo Giudice. Il gip Luisa Turco, ieri mattina, poche ore dopo l’interrogatorio di convalida dell’arresto, non gli ha creduto in considerazione del fatto che la droga fosse già divisa in dosi e nascosta in un’intercapedine all’interno di un armadio della camera da letto. “Bocciata” anche la giustificazione del ritrovamento, assai compromettente, di un bilancino di precisione. “L’ho trovato in questa casa prima che venissi ad abitarci, appartiene alla precedente proprietaria”. “Le dichiarazioni – scrive il giudice – non appaiono credibili in considerazione del tempo trascorso e dell’accurato occultamento del bilancino dietro due file di piatti, in un mobile della cucina”. 

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