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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

Attestati di solidarietà per Giusi Nicolini, Rosario Crocetta: "La Sicilia è con lei"

Ad intervenire, oltre al governatore della Sicilia, anche il Circolo del Pd lampedusano e Green Italia

Sono diversi gli attestati di solidarietà per il sindaco di Lampedusa e Linosa, Giusi Nicolini, a cui ieri è stata recapitata una lettera con la scritta "Pericolo antrace" contenente polverina bianca. 

Il presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, sostiene che "non e' dato sapere quali saranno le conclusioni che emergeranno dall'esame della busta inviata a Giusi Nicolini, solo che tale elemento non aggiunge nulla all'idea che mi sono fatto parlando con Giusi, durante la mia recente visita dell'isola. L'idea che la Nicolini rischia veramente grosso, perché ha toccato e sta toccando i nervi, interessi e poteri forti che si oppongono allo sviluppo equilibrato ed eco sostenibile dell'isola, e che vorrebbero avere mano libera. Giusi ha scelto la battaglia per far crescere l'isola e i risultati lusinghieri dello sviluppo turistico di quest'anno, dimostrano che ha ragione. La Regione Siciliana e' accanto a lei in questa grande lotta, con la consapevolezza che Giusi va sostenuta da tutte le istituzioni. Le minacce che ha ricevuto circa un mese fa, quando addirittura le televisioni hanno potuto registrare dal vivo una frase minacciosa durante una manifestazione, non possono essere sottaciute e credo vadano prese, anche alla luce dei fatto odierni, con la necessaria serietà. Nessuno si illuda che non abbiamo capito il gioco o che Giusi sia isolata. Accanto al sindaco di Lampedusa c'e' l'opinione pubblica siciliana, nazionale e internazionale e credo ci sarà la solidarietà di quanti ancora vorranno scegliere l'isola per le proprie vacanze, un'isola diventata simbolo di pace".

Ad intervenire è anche Green Italia, movimento politico ecologista. “Il suo impegno contro l’abusivismo e in favore della legalità e dei più deboli - scrive Green Italia - evidentemente costituiscono motivo di preoccupazione e risentimento per chi non vuole che Lampedusa sia modello di accoglienza umanitaria, oltre che di sviluppo attento alle ragioni dell’ambiente. Ci auguriamo che le istituzioni facciano sentire in maniera netta e vigorosa la propria vicinanza al sindaco di 'frontiera', per isolare i violenti e spezzare le catene di connivenze che hanno per troppo tempo imprigionato le potenzialità dell’isola”.

Secondo il Circolo del Partito Democratico di Lampedusa, inoltre, "non si può più assistere a personaggi che con l’arroganza, la violenza, la prepotenza e il malaffare vorrebbero destabilizzare le regole civili e democratiche stabilite dal sindaco Giusi Nicolini. Dal maggio 2012 a Lampedusa il clima è cambiato - scrive il segretario Giuseppe Palmeri - , finalmente si respira aria di legalità. Chi si era abituato ad un sistema corrotto e illegale oggi deve fare i conti con la realtà e rendersi conto che indietro non si torna più, anche se non ci sarà più questo sindaco non si ritornerà più indietro. Il vento della legalità soffia forte e nessuno lo può  più fermare. Facciamo appello ai lampedusani cittadini per bene, onesti e lavoratori, a respingere con forza ed isolare chi  fomenta le piazze con calunnie e chi per interessi ben precisi continua a delegittimare il sindaco e le istituzioni".

"Il grave atto intimidatorio compiuto ai danni del sindaco Giusy Nicolini è un pugno nello stomaco per tutti coloro che credono alla possibilità che questa terra si riscatti dai metodi e dagli atteggiamenti di natura mafiosa" afferma invece Mariagrazia Brandara, presidente del Consorzio Legalità e lo Sviluppo. "Se la mia più totale solidarietà va al sindaco di Lampedusa, che so non si farà in alcun modo rallentare nella sua azione amministrativa da questo vile gesto, - continua Brandara - ancora una volta chiedo che tutti (gli enti, le associazioni, le fondazioni, la politica, i singoli cittadini) inizino a credere davvero che se non verranno sciolti i legacci del potere mafioso – più o meno 'istituzionale'- nessun futuro di sviluppo e di pace potrà essere riservato a questa terra martoriata e bellissima".​

"Questi sono i momenti nei quali la ‘società civile’ deve far sentire la propria voce, sia per essere vicina ai soggetti che vengono fatti oggetti di queste attenzioni sia per ribadire la condanna della violenza come strumento di lotta politica. Per questa ragione, come CGIL Provinciale, non possiamo che essere vicini a Giusy Nicolini ed esprimerLe tutta la nostra vicinanza e solidarietà" ha detto il segretario generale della Cgil di Agrigento, Massimo Raso.​

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