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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ex discariche e impianti industriali dismessi: in provincia 66 siti inquinanti

Il censimento è stato realizzato dalla Regione, molti di questi non sono stati mai oggetto di interventi di bonifica, altri non hanno nemmeno progetti in cantiere

Ex discariche, impianti dismessi, aree ancora "infestate" dalla presenza dell'amianto. E' un quadro sconfortante quello fornito dalla Regione Siciliana rispetto ai siti potenzialmente inquinanti della provincia di Agrigento: 66 in totale quelli classificati, 63 dei quali sono ex discariche comunali in larga parte mai bonificate o oggetto di progetti esecutivi di intervento. 

Stando al censimento (il primo dal 2002), la provincia di Agrigento sarebbe la terza in Sicilia per numero complessivo di aree dove potrebbe appunto esistere un pericolo per l’ambiente: peggio di noi solo Messina (177) e Palermo (100). Tra le 66 aree agrigentine,  in 18 esiste unicamente un progetto preliminare di bonifica e altre 14 sono oggetto di progetti esecutivi non avviati. In quattro casi risultano aree mai oggetto di bonifica, come l’ex discarica in contrada Mulinelli a Favara, quella di contrada Mannara-Strippi a Linosa, la ex discarica di contrada Fauma-Mintina a Porto Empedocle, l’ex discarica Santa Caterina a San Giovanni Gemini oltre che l’ex discarica di contrada Matarano a Siculiana.

A queste comunque bisogna aggiungere 3 siti industriali dismessi (Contrata Caos a Porto Empedocle, quello di contrada Scavuzzo a Realmonte e lo stabilimento di contrada Stampaci sulla 189 a Casteltermini) oltre che alcuni siti in cui è segnalata massiccia presenza di amianto. Stiamo parlando delle baraccopoli, o ex tali, dei comuni del Belicino colpiti dal sisma del 1968, cioè Montevago, Menfi e Santa Margherita Belice, i cui sindaci, anche negli ultimi anni, hanno più volte chiesto interventi allo Stato per avviare una reale attività di bonifica.

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