Sicurezza e lotta alla criminalità, i vertici della Cna incontrano il prefetto
Il presidente Mimmo Randisi e il segretario Piero Giglione: "Diomede ha accolto favorevolmente la nostra propositiva azione di collaborazione rispetto ad un tema molto sentito e avvertito"
Sicurezza del territorio e lotta alla microcriminalità. Questi gli argomenti discussi ieri in un incontro tra vertici provinciali della Confederazione nazionale artigiani e il prefetto di Agrigento, Nicola Diomede, nel Palazzo del Governo. Presenti all'incontro il presidente Mimmo Randisi e il segretario Piero Giglione.
“Abbiamo riscontrato sensibilità e disponibilità, – aggiungono i due esponenti della Cna - il prefetto, al quale va un sincero ringraziamento, ha accolto favorevolmente la nostra propositiva azione di collaborazione rispetto ad un tema molto sentito e avvertito come quello del controllo e del presidio a salvaguardia di chi lavora e produce. La Cna – concludono Randisi e Giglione – ha assicurato il proprio costruttivo apporto, condiviso dal Signor Prefetto, mettendo a disposizione sedi ed uffici per contribuire alla realizzazione di un tavolo di lavoro che possa essere di supporto al piano sicurezza adeguato alle nuove sfide”.
"La Cna - si legge nel documento consegnato al prefetto di Agrigento - ha ravvisato la necessità di adoperarsi sul terreno istituzionale per rispondere ad una precisa esigenza legata alla sicurezza, nella piena consapevolezza che lo sviluppo e l’occupazione passano anche attraverso il presidio e il controllo del territorio, dove le aziende lavorano e producono. Nell’ultimo periodo il ripetersi di episodi di microcriminalità, più o meno gravi e comunque tutti certamente da attenzionare, sta suscitando una seria preoccupazione tra gli operatori. L’escalation di furti, rapine e danneggiamenti, nei confronti del tessuto produttivo, rappresentano un evidente campanello d’allarme che sollecita una responsabile presa di posizione di chi, come la Cna, ogni giorno si spende, con determinazione, passione e competenza, per l’affermazione della legalità a sostegno delle imprese, degli artigiani, dei commercianti e di quanti si muovono nell’ambito del turismo".
"Fermo restando il riconosciuto ed apprezzato sforzo di tanti uomini e donne in divisa, profuso quotidianamente a difesa dell’intera comunità agrigentina, - si legge ancora nel documento - questa Confederazione rileva la necessità, ove possibile, di rendere ancora più incisiva la lotta contro i gruppi delinquenziali che, senza tanti scrupoli, entrano in azione, mettendo a rischio la vita delle persone e delle stesse aziende, già fortemente provate dalla crisi economica che continua a mordere".