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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Si appropriò dei soldi dell'Asp", chiesta condanna di un medico

Il pm Alessandra Russo propone la pena di un anno e otto mesi per il sanitario Giuseppe Miccichè

Un anno e otto mesi di reclusione per l’accusa di peculato: sono stati chiesti dal pubblico ministero Alessandra Russo nei confronti del medico Giuseppe Miccichè, 61 anni, accusato di peculato. Miccichè, responsabile dell’ufficio di assistenza domiciliare integrata dell’Azienda sanitaria, avrebbe visitato alcuni pazienti in regime di “intramoenia”, vale a dire facendosi autorizzare dall'ente pubblico di cui è dipendente ma senza versare in alcuni casi, come previsto dalla legge, la percentuale dovuta all’Asp di appartenenza. L’attività inquirente, portata avanti dalla Guardia di Finanza, si è concentrata sulla ricostruzione degli incassi e delle visite effettuate dal professionista che in quanto dipendente pubblico deve attenersi a precise regole per lo svolgimento di attività libero professionale.

A carico di Miccichè, difeso dall’avvocato Giuseppe Scozzari che dopo la requisitoria del pubblico ministero ha illustrato la sua arringa sostenendo che il professionista non ha sottratto neppure un euro ed effettuando una ricostruzione contabile dettagliata della vicenda, nel corso del processo, in corso con rito abbreviato, si sono aggiunte altre accuse: l’Azienda sanitaria provinciale gli contesta di avere violato il contratto di esclusività chiedendo la restituzione di 25 mila euro. 

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