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Cronaca

Shopping con carte di credito clonate in negozi di mezza Sicilia, falsa ripartenza del processo

Due poliziotti della postale che hanno partecipato alle indagini non si presentano per testimoniare

Due agenti della polizia postale non si presentano per testimoniare: falsa ripartenza, dopo la pausa per l'emergenza legata al Coronavirus, del processo a carico di otto persone accusate di avere fatto shopping con carte di credito clonate in mezza Sicilia. Il dibattimento, dopo alcuni passaggi preliminari e l’accorpamento di due fascicoli, era ripartito davanti al giudice monocratico Alessandro Quattrocchi. Ieri mattina, dopo una serie di rinvii per la pandemia, doveva riprendere con l'audizione di due poliziotti che hanno eseguito gli accertamenti.

La loro testimonianza è stata riprogrammata per il 22 luglio. Gli imputati, rinviati a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare Alfonso Malato, sono otto. Il personaggio chiave dell’inchiesta, la mente della presunta organizzazione, è ritenuto Elio Magrì, 50 anni di Castrofilippo, finito il 10 febbraio del 2014 agli arresti domiciliari. Nella lista anche Fabio Caruselli, 66 anni, avvocato di Palma di Montechiaro. Altri tre indagati erano stati raggiunti da un’ordinanza di obbligo di dimora. Fra questi Caruselli, destinatario di un provvedimento che gli imponeva di non abbandonare il proprio comune di residenza. Analoga misura era stata emessa per il commerciante Tommaso Savasta, 37 anni, di Catania, e per un cittadino della Repubblica dominicana, Valerio Guerra Ariel de Jesus, 34 anni. A giudizio sono finiti anche Onofrio Bonomo, 65 anni; Alexandra Elizabeth Aquino, 42 anni, della Repubblica dominicana, Gianluca Attardo, 33 anni, di Agrigento, e Michele Balsamo, 50 anni, di Catania. 

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