Servizio idrico, l'Unione consumatori chiede più trasparenza: "Istituire commissione"
Si è svolto ieri un incontro convocato dall'Ati Ag9 sull’aggiornamento del regolamento d’utenza
Si è svolto ieri un incontro sulla gestione del Servizio idrico integrato e sull’aggiornamento del regolamento d’utenza e della carta dei servizi, convocato dall'Ati Ag9.
Tra gli altri, hanno partecipato l'Unione nazionale consumatori, presieduta da Manlio Cardella ed il Movimento difesa del cittadino, con a capo Giuseppe Spataro, che hanno chiesto d’inserire nel regolamento d’utenza la commissione consultiva sul funzionamento, qualità e trasparenza del servizio idrico, da convocarsi con cadenza trimestrale.
"Abbiamo evidenziato l’inconsistente ruolo dei sindaci e l’inefficace funzione dell’ assemblea dell’Ati, - affermano Cardella e Spataro - a conferma proprio di un rapporto di forze ampiamente in favore del gestore del servizio idrico integrato. Come anche il ruolo scadente del parlamento siciliano dopo la bocciatura della legge regionale di riforma del servizio idrico da parte della Consulta che ha infranto le speranze di milioni di siciliani che hanno votato per la gestione pubblica dell’acqua"
"L’Unione nazionale consumatori e il Movimento difesa del cittadino - affermano Spataro e Cardella - condividono l’urgenza d’istituire il servizio di conciliazione di cui al titolo 4 del regolamento d’utenza e contestano quanto sostenuto dai consulenti dell’Ati che hanno dichiarato che dal 1 gennaio 2017 occorrerebbe rivolgersi all’Autority per il Servizio idrico per la risoluzione extragiudiziale delle controversie. Ciò per gli utenti ad oggi non è possibile poiché consultando il portale dell’Autority, è ampiamente verificabile che il tentativo di conciliazione per il Servizio idrico Integrato non è allo stato affatto operativo".