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Cronaca

"Sequestrarono gli operatori del centro di accoglienza", in 4 con l'abbreviato

I tre nigeriani e il gambiano arrestati tre settimane fa scelgono il rito alternativo

Giudizio abbreviato per i tre cittadini nigeriani e il gambiano accusati di sequestro di persona ai danni degli operatori della struttura del Villaggio Mosè dove erano ospitati. La strategia processuale, ieri mattina, è stata comunicata dal difensore, l’avvocato Barbara Garascia, al giudizio per direttissima in corso davanti al giudice Ornella Zelia Clelia Maimone.

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L’udienza, di fatto, è durata pochi minuti ed è servita solo per anticipare la scelta del rito perché non era presente l’interprete e, di conseguenza, i quattro imputati, tutti in aula dopo essere stati prelevati dal carcere Petrusa dalla polizia penitenziaria, non potevano comprendere lo svolgimento del processo rendendolo, in questo modo, nullo. Si torna in aula il 14 novembre. I quattro, tutti diciottenni, subito dopo l’arresto, scattato il 18 ottobre, si sono difesi dicendo che stavano solo protestando per il mancato pagamento del pocket money.

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