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Cronaca Villaggio Mosè / Via Sirio

Sequestrato il depuratore di Villaggio Mosè: indagati Campione e Giuffrida

Le analisi dell'Arpa dimostrarono come i reflui in entrata risultassero meno inquinati di quelli in uscita. Il provvedimento è stato emesso dal gip su richiesta della Procura. Indagato il presidente di Girgenti acque, Marco Campione, e l'ex ad Giuseppe Giuffrida: «Scaricavano in mare reflui non depurati»

Il Tribunale di Agrigento ha disposto il sequestro del depuratore di Villaggio Mosè, ad Agrigento. Il provvedimento è stato emesso dal gip Alessandra Vella su richiesta dei sostituti procuratori Silvia Baldi, Antonella Pandolfi e Alessandra Russo. Ad eseguire il provvedimento sono stati gli agenti della polizia municipale di Agrigento, che oggi hanno posto i sigilli alla struttura. 

Nell'inchiesta della Procura della repubblica di Agrigento risultano, inoltre, due indagati: l’imprenditore Marco Campione, nella qualità di legale rappresentante della Girgenti acque spa, soggetto gestore, in regime di concessione, del servizio idrico integrato dell’Ambito Territoriale Ottimale di Agrigento comprendente l’impianto di depurazione a servizio di Villaggio Mosè; e Giuseppe Giuffrida, nella qualità di amministratore delegato della Girgenti acque. 

Secondo i magistrati di via Mazzini, i due - in concorso con altri soggetti allo stato non identificati - avrebbero effettuato scarichi di reflui della rete fognaria di Villaggio Mosè (compresi anche i reflui industriali provenienti da numerose attività commerciali) in un torrente che si ricongiunge con il fiume Naro (sfociante direttamente nel mare). Il tutto in assenza di una valida autorizzazione allo scarico. 

L’impianto venne progettato e costruito per un'utenza di mille abitanti, ma riceve in realtà i reflui di 12mila persone. E non solo: a ciò si sono aggiunte gravissime anomalie funzionali, tra le quali la realizzazione non autorizzata nel progetto di una tubazione esterna all'impianto nella quale confluivano continuativamente reflui provenienti dal collettore di piena.

Marco Campione e Giuseppe Giuffrida 2 girgenti acque-2

Gli inquirenti contestano agli indagati il danneggiamento aggravato, la frode nelle pubbliche forniture, lo scarico senza autorizzazione, le opere eseguite in assenza di autorizzazione su bene paesaggistico e il getto pericoloso di cose.

Il depuratore di Villaggio Mosè è stato più volte al centro delle polemiche, soprattutto dopo che le analisi svolte dall’Arpa dimostrarono come i reflui in entrata risultassero meno inquinati di quelli in uscita. Una circostanza paradossale e pericolosa per la salute degli abitanti di quelle zone, che ha spinto la Procura a chiedere il sequestro del depuratore nell'ambito di un'inchiesta già avviata

L’associazione ambientalista "MareAmico" di Agrigento, intervenuta più volte sul caso, aveva spiegato in passato come «quest’impianto costruito per depurare 4 litri al secondo di fogna» ne riceva in realtà circa 40. 

«Questo perché - spiegava MareAmico - nel tempo il quartiere di pertinenza è cresciuto a dismisura. Il 90per cento di queste acque nere che arrivano all’impianto vengono quindi bypassate e finiscono in un vallone, inquinando il sottosuolo e ammorbando l’aria in zona. Ma non è finita: queste acque luride - lungo il tragitto - vengono intercettate dagli agricoltori ed utilizzate per innaffiare orti e giardini, prima di arrivare al mare e completare l’iter distruttivo per l’ambiente».

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