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Cronaca

Tangenti per il Prg, La Russa interrogato si difende: "Ho risposto a tutte le domande"

Il fatto risale a più di un anno fa, quando la Digos fece un blitz al Comune di Agrigento. La Procura nelle scorse settimana ha notificato sette avvisi di proroga delle indagini

E’ stato ascoltato per tutto il pomeriggio l’ex deputato nazionale Angelo La Russa, ottantenne e suocero dell’ex sindaco di Agrigento, Marco Zambuto. Le accuse riguardano un presunto giro di mazzette utile ad approvare i piani costruttivi del capoluogo. Lui, La Russa ha risposto difendendosi e negando le accuse di corruzione ipotizzate dalla Procura della repubblica Agrigento.

La Russa è stato ascoltato dal procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, e dai pubblici ministeri Salvatore Vella e Alessandro Macaluso. L’ex deputato nazionale è stato assistito dal legale Antonio Gaziano. “Ho risposto a tutte le domande, fornendo - dichiara La Russa - ogni elemento utile all’accertamento dei fatti”. 

Il fatto risale a più di un anno fa, quando la Digos fece un blitz al Comune di Agrigento. La Procura nelle scorse settimana ha notificato sette avvisi di proroga delle indagini.

Tra i destinatari, oltre La Russa e Zambuto anche Paolo Vattano, Giuseppe Pullara e Salvatore Li Causi. Le ipotesi di reato sono la corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio, la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e la turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. Il blitz del 4 febbrario dell’anno scorso era stato coordinato da Fonzo e Macaluso, ed aveva portato a sequestro dal documentazione del Piano regolatore generale.

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