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Cronaca Porto Empedocle

Scritte oltraggiose per una ragazza, identificata e ascoltata la vittima

La ragazza, sentita dalla polizia, pare che non abbia saputo fornire indicazioni utili sul vandalo che è stato ben cauto: ha agito laddove non ci sono telecamere di video sorveglianza

Non soltanto è stata identificata, ma è stata anche ascoltata. E l’obiettivo, della polizia di Stato, non poteva che essere uno soltanto: dare un nome e cognome al “teppistello” che ha imbrattato i muri di tante palazzine private con scritte offensive ed oltraggiose nei confronti della giovane empedoclina. I poliziotti del commissariato “Frontiera” di Porto Empedocle, specie dopo gli appelli lanciati su Facebook, hanno avviato una serie di accertamenti e dei veri e propri passi investigativi per cercare di identificare il giovane – verosimilmente dovrebbe trattasi di un giovane empedoclino – che ha creato danni ed ha oltraggiato la ragazza.

Muri imbrattati da scritte oltraggiose per una ragazza, aperta un'inchiesta 

Fitto è, naturalmente, il riserbo investigativo dei poliziotti del commissariato “Frontiera”. Pare però che la giovane – suo malgrado “bersaglio” di quelle scritte infamanti – non abbia saputo fornire elementi per consentire l’identificazione del writer vandalo. L’attività investigativa, inevitabilmente, prosegue anche perché quei raid vandalici hanno deturpato i muri di alcune palazzine. Si tratta di raid vandalici che, nei giorni scorsi, hanno fatto levare un coro unanime di sdegno e un appello accorato: “Fermate il teppistello”. 

L’autore delle scritte oltraggiose e infamanti sarebbe stato, pare, ben cauto: avrebbe agito infatti laddove non ci sono telecamere di video sorveglianza, né pubbliche e nemmeno private. Quindi, di fatto, non avrebbe lasciato alcuna traccia o indizio, agli investigatori, per essere immediatamente identificato.

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