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Cronaca Ribera

Scommesse on line con la regia della mafia, non rispondono 2 indagati

Il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere, rimettendo poi gli atti al tribunale di Catania, ufficio giudiziario competente

Restano in carcere i due riberesi indagati nell’operazione "Galassia", su scommesse online e una presunta associazione a delinquere che ha portato a 28 fermi. I due riberesi, Pietro Salvaggio, di 55 anni, e Vincenzo Gino D’Anna, di 51, sono stati interrogati, nel carcere di Sciacca, per rogatoria, dal giudice Rosario Di Gioia. I due, difesi dagli avvocati Giovanni Di Caro e Calogero Vella, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Il giudice ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere, rimettendo poi gli atti al tribunale di Catania, ufficio giudiziario competente. I due riberesi sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla raccolta di scommesse clandestine e alla truffa.

Scommesse on line con la regia della mafia, coinvolti 4 agrigentini 

"Non c’è traccia nell’accusa ai miei clienti – ha detto, al Giornale di Sicilia, l’avvocato Giovanni Di Caro, del foro di Sciacca – di collegamenti con attività di tipo mafioso. Adesso andremo avanti con la nostra attività difensiva e impugneremo il provvedimento davanti al tribunale del Riesame". Secondo quanto emerge dalle indagini, svolte dalla Guardia di Finanza, esisterebbe una vera e propria associazione a delinquere con un giro di scommesse on line clandestine in tutta Italia che sarebbero state alimentate attraverso piattaforme virtuali con sede all’estero. Sono tre le Procure che indagano. Per i due riberesi è competente la Procura della Repubblica di Catania e sono stati interrogati per rogatoria da un giudice del tribunale di Sciacca. 

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