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Cronaca

Stipendi in ritardo e rischio licenziamenti, il 20 novembre sarà sciopero

L'annuncio da parte dei sindacati è arrivato nei giorni scorsi, a pesare sono le difficoltà manifestate dalle ditte nel pagare le mensilità di settembre e ottobre, oltre che le ombre sul nuovo appalto

Raccolta dei rifiuti, dopo le assemblee arriva la proclamazione dello sciopero. Il prossimo 20 novembre, infatti, gli operatori ecologici incroceranno le braccia per un giorno, in segno di protesta verso la situazione attualmente vissuta. Già il 19 ottobre era stata tentata la strada della conciliazione e del cosiddetto raffreddamento, procedura conclusa con un esito negativo, una forma di agitazione che seguiva al fatto che le ditte non avevano versato per intero lo stipendio di settembre e di ottobre al Comune di Agrigento. A preoccupare i lavoratori anche le voci su possibili licenziamenti dovuti al nuovo appalto, che in effetti per il cantiere del capoluogo prevede un numero minore di operatori. 

Adesso quindi, come annunciato da Cgil Fp, Fit Cisl e Uil Trasporti, si va allo sciopero per ribadire che “i lavoratori vogliono che le scadenze per i pagamenti vengano rispettate per poter programmare le spese della propria famiglia". La situazione complessiva, dicono i sindacati, è “estremamente grave”, e vi è “preoccupazione per i disagi che i cittadini e i lavoratori potranno subire”. Lunedì sarà firmato il nuovo appalto, salvo clamorosi imprevisti. 

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