Randagi avvelenati: autopsia e esami tossicologici per risolvere il "giallo"
Domani, la carcassa verrà trasferita dal distretto veterinario di Sciacca all'istituto zoofilattico di Palermo
Sarà l'autopsia e l'esame tossicologico a stabilire se il cucciolo, di 4 o 5 mesi, trovato morto in contrada Santa Maria a Sciacca sia stato o meno avvelenato. Domani, la carcassa verrà trasferita dal distretto veterinario di Sciacca all'istituto zoofilattico di Palermo. L'altra carcassa di cane non è in condizione di essere trasferita. I due animali non sono risultati essere miicrochippati. Tutta l'attività è coordinata - secondo quanto riporta oggi il Giornale di Sicilia - dal veterinario Gino Raso che ha già presentato un'informativa alla Procura della Repubblica di Sciacca.
Oltre alla tristemente famosa strage di cani, verificatasi nel febbraio del 2018 in contrada Muciare, a Sciacca sono stati pure avvelenati poco meno di una ventina di gatti.