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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Sciacca

Inchiesta antimafia "Passepartout", il Riesame: indagato resta ai domiciliari

Il tribunale ha rigettato la richiesta di annullamento della misura avanzata dai fifensori: gli avvocati Calogero Lanzarone e Antonello Palagonia

Resta ai domiciliari Massimiliano Mandracchia, di 46 anni, di Sciacca, indagato per favoreggiamento nell'ambito dell'operazione antimafia "Passepartout". Lo ha stabilito - secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia -  il tribunale del Riesame di Palermo, rigettando la richiesta di annullamento della misura avanzata dai suoi difensori: gli avvocati Calogero Lanzarone e Antonello Palagonia.

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La difesa di Mandracchia puntava sull'assenza dei gravi indizi di colpevolezza. Sui fatti, la difesa sostiene che Mandracchia non fosse a conoscenza del contenuto delle comunicazioni e che si era prestato a mettere a disposizione il proprio telefono cellulare perché quello di Dimino era di vecchia generazione e non consentiva le chiamate whatsapp. In un'occasione Mandracchia avrebbe anche stampato un messaggio, in inglese, proveniente dall'America, consegnandolo a Dimino. Il tutto veniva favorito, secondo la difesa, solo perché Mandracchia sapeva che Dimino era alla ricerca di un lavoro in America.

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Dopo il deposito delle motivazioni gli avvocati Lanzarone e Palagonia valuteranno se proporre ricorso. La difesa degli altri due indagati ai domiciliari per favoreggiamento, i fratelli Paolo e Luigi Ciaccio, entrambi di 33 anni, di Sciacca, non si è rivolta al Riesame. I Ciaccio sono difesi dagli avvocati Paolo Imbornone, Gioacchino Sbacchi e Salvino Barbera. 

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