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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Scavi al tempio Romano, si riprende a settembre: trovate delle rarità

Si tratta di elementi architettonici che potranno certamente essere utilizzati per l'anastilosi del portico

Riprenderanno a settembre gli scavi nell’area del Tempio Romano. Quello che è emerso in circa due mesi, è una rarità preziosa. Nell’area del santuario Ellenistico Romano, nelle vicinanze dell’agorà, è qualcosa che non ha precedenti. Pezzi di cornici, di modanatura che sono collassati e che poi vennero ricoperti dall'imponente strato di discarica che è successiva al periodo tardo antico. Si tratta di elementi architettonici che, a scavi completati, potranno certamente essere utilizzati per l'anastilosi del portico. "Resta da rimuovere una parte importante della discarica - ha spiegato ieri, l'archeologa del Parco: Valentina Caminneci - ma la mole di materiale che abbiamo rinvenuto e precatalogato è davvero enorme. Ogni giorno venivano raccolte, in media, 15, 20 cassette di legno di reperti. Si tratta di un immondezzaio pieno di testimonianze. Per la maggior parte abbiamo trovato ceramica ed anfore, soprattutto le anfore sono indicatori importanti per conoscere la provenienza del contenitore ed i commerci in corso. Abbiamo trovato ceramica importata e da produzione locale, ceramica da mensa, che serviva per il consumo dei cibi, che va distinta da quella da cucina che poteva essere posizionata sul fuoco. Per i reperti c'è adesso un lavoro di catalogazione con la suddivisione per classi e poi con la definizione della cronologia. Sarà necessario del tempo e si tratta anche di materiale ripetitivo.  E' uno spaccato interessante che viene ad arricchire una città che conosciamo dalla necropoli paleocristiana".

Agli scavi hanno preso anche parte gli studenti dell’università di Catania e della Kore di Enna, inserendo il percorso di formazione come tirocinio.  "Ma oltre agli studenti che fanno tirocinio - ha concluso Valentina Caminneci - ci sono tante persone che non hanno nulla a che vedere con il mondo dell'archeologia che hanno partecipato, sotto la guida di chi conduce gli scavi, alle operazioni. Sono gli appassionati, i volontari che si sono occupati della pulizia dei muri, del lavaggio dei cocci e della pre-catalogazione dei cocci stessi"

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