Santa Elisabetta, al via la "Quattro giorni" per la Pastorale di Nardu
A coordinare l'organizzazione e curare i dettagli dei vari eventi ci ha pensato l'assessorato alla Cultura, mentre la supervisione è del sindaco Mimmo Gueli
Prende il via domani, martedì 3 gennaio, a Santa Elisabetta, l’evento denominato La Pastorale di Nardu – Festa e patrimonio immateriale della Sicilia.
Saranno quattro giorni di eventi che si concluderanno, come tradizione, nella giornata dell’Epifania.
Si parte, appunto, domani, martedì 3 gennaio, alle 20.30, in piazza San Carlo con la Sagra della ricotta e del formaggio, tra integrazione e solidarietà, con degustazioni di tipicità locali. L’evento è organizzato dalle associazioni G.S.S.E. e Acuarinto.
Mercoledì 4 gennaio, al Movie Caffè, alle 18, si terrà un dibattito avente come tema: "La Pastorale di Nardu a Santa Elisabetta. Proposte e riflessioni su Festa e patrimonio immateriale della Sicilia”.
Al contempo sarà possibili visitare e ammirare la mostra fotografica “La Pastorale nel tempo”.
Giovedì 5 gennaio dalle 18, nella piazzetta delle biblioteca comunale, Aspettando Nardu: Rievocazioni, musiche… e tanta allegria. Degustazione: pecora bollita “alla callara”, arrosticini di pecora e tortellini in brodo di pecora, a cura delle associazioni Pro Loco e Acuarinto.
Venerdì 6 gennaio il gran finale con la Pastorale di Nardu in piazza San Carlo. Alle 9, la degustazione di ricotta e tuma nella piazzetta della biblioteca comunale. Alle 13.30, l’inizio della Pastorale dalla chiesa Madre, verso piazza San Carlo, dove si concluderà, nel pomeriggio inoltrato.
A coordinare l’organizzazione e curare i dettagli dei vari eventi ci ha pensato l’assessorato alla cultura del comune di Santa Elisabetta, diretto dalla dottoressa Giovanna Iacono.
La supervisione dell’evento è stata curata dal sindaco di Santa Elisabetta Mimmo Gueli che ha rimarcato l’importanza della manifestazione.
“Nonostante le ristrettezze del nostro bilancio – ha dichiarato Gueli - e grazie soprattutto all’aiuto delle associazioni locali e allo spirito di solidarietà e senso del bene comune che contraddistinguono la nostra comunità, stiamo cercando di mantenere viva una tradizione che è parte integrante della nostra cultura. Anzi ci stiamo sforzando per rendere ancor più radicata e ricca una festa che viene celebrata da tempo immemore.
Per tutto ciò – ha concluso il sindaco – voglio ringraziare tutti quanti che, a vario titolo, e in diverse forme, si sono impegnati per l’organizzazione di questo evento. Chiudo rinnovando l’invito a tutti di venirci a trovare a Santa Elisabetta e immergersi in un’atmosfera del tutto caratteristica che farà vivere delle sensazioni molto particolari”.