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Cronaca

Sanità, la ricetta della Cgil: "Più integrazione fra ospedali e territorio"

La proposta dei dirigenti del sindacato in vista della trattativa: "Migliorare i punti unici di accesso"

"E’ in corso l’iter per l’approvazione del nuovo atto aziendale, per la Cgil rappresenta una sfida per la sanità e l’Asp agrigentina, perché in presenza dei continui tagli, il nuovo atto dovrà essere incentrato nel miglior modo possibile sulla realtà che dovrà indirizzare, esso dovrà tenere conto di tutti gli aspetti che influenzano l’erogazione dei servizi sanitari, epidemiologici, sulla densità e composizione della popolazione, sull’orografia, collegamenti, strutture presenti sul nostro territorio, aspetti economici, sociali, demografici".

E' la ricetta della Cgil che indica le strade con cui affronterà la trattativa. "L’obiettivo - dichiarano i rappresentanti sindacali Alfonso Buscemi, Enzo Iacono e Vincenzo Baldanza - è rafforzare l’integrazione ospedale - territorio elaborando un modello territoriale di integrazione socio sanitaria, che sviluppi i processi individuando criticità e migliorando le prestazioni dei Punti Unici di Accesso (PUA) già esistenti e standardizzati".

I dirigenti del sindacato aggiungono: "Dare quindi, una risposta globale ai bisogni delle persone, sempre più complessi, interdipendenti e a genesi multifattoriale. Dotando anche gli ospedali di unità operative che siano in grado di rispondere ai bisogni di salute diversificando l’offerta sanitaria sui cinque presidi ospedalieri della provincia. Connettere con il triage, dei pronto soccorso, l’ambulatorio dei codici bianchi, sgravando così il carico di lavoro degli operatori ed evitando agli stessi utenti, le lunghe attese per la visita". 

I sindacalisti annunciano una raccolta di firme da inviare alla Regione.

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