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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Centro città

Rimase danneggiata dalla frana del '66, ora è tutto pronto: riapre dopo 40 anni la chiesa di Santa Caterina

La sovrintendente Gabriella Costantino: "Siamo lieti di restituire una struttura sacra di grande interesse culturale e parte del suo patrimonio storico-artistico, tra cui la statua lignea e le settecentesche statue in legno e cartapesta di San Spiridione e di Sant'Elia profeta"

Riapre dopo quasi 40 anni la chiesa di Santa Caterina, chiusa negli anni Settanta anche a causa dei  notevoli danni causati della frana del 1966. La struttura riapre grazie a un progetto di restauro predisposto dalla Soprintendenza Beni culturali di Agrigento, finanziato dall'assessorato regionale con fondi europei.

"Si tratta di una chiesa, il cui impianto originario risale alla fine del XV secolo, posta a ridosso delle mura Chiaramontane nel quartiere del Rabato, - ha scritto la sovrintendente, Gabriella Costantino - che conteneva numerose opere d'arte". Alcune di queste opere sono state recuperate e verranno riproposte nella mostra allestita all'interno della chiesa. Mostra - che ha avuto la cura scientifica proprio della sovrintendente Gabriella Costantino - realizzata in collaborazione con la Curia arcivescovile di Agrigento.

Chiesa di Santa Caterina, verso la riapertura

La mostra verrà inaugurata mercoledì alle 18; parte delle opere provengono dal convento e dalla chiesa del Carmine, demoliti all'inizio del XX secolo per realizzare il palazzo oggi detto “dei Mutilati”.

In occasione della riapertura saranno esposte anche alcune opere provenienti dal museo Diocesano, realizzato da Franco Minissi tra il seminario e la cattedrale, e custodite, dopo la chiusura in seguito alla  frana, per 50 anni nei depositi del museo regionale di Agrigento.

"Siamo lieti di restituire alla pubblica fruizione una chiesa di grande interesse culturale e parte del suo patrimonio storico-artistico, - ha scritto la sovrintendente Gabriella Costantino - tra cui la statua lignea di Santa Caterina d'Alessandria e le settecentesche statue in legno e cartapesta di San Spiridione e di Sant'Elia profeta, nonché frammenti scultorei medievali provenienti dalla cattedrale. L'allestimento comprende anche dei pannelli sulla storia del Rabato e delle sue trasformazioni".

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