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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bivona

La "guerra dell'acqua", Panepinto: "Bivona non cederà le reti idriche"

Non si fermano le polemiche dopo la recente bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della riforma regionale

Non si ferma la "guerra dell'acqua" dopo la recente bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della riforma dell’acqua pubblica. 

Tanti i sindaci "ribelli" nell'Agrigentino che hanno criticato il governo regionale per non aver impugnato e difeso la norma.

LEGGI ANCHE: I SINDACI "RIBELLI" NON CEDERANNO LE RETI

Tra questi anche il sindaco di Bivona e vicepresidente del Pd all'Ars, Giovanni Panepinto, che ha scritto una lettera al presidente dell’Assemblea territoriale idrica. "Ho fatto presente che l’articolo 14 del decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006 - fa sapere Panepinto - prevede che nel caso di ‘approvvigionamento idrico da fonti qualitativamente privilegiate’ che al tempo stesso ricadono in ‘aree o parchi naturali’, la gestione resti autonome”.

Prosegue, così, la controffensiva dei comuni siciliani contro quello che è stato definito "scippo dell’acqua". “Queste caratteristiche - prosegue Panepinto - si riscontrano nelle fonti che riforniscono il comune di Bivona, che ricadono all’interno del Parco dei Monti Sicani: dunque la gestione deve restare al Comune. Sia chiaro – aggiunge il sindaco – questo è solo il primo passo della mobilitazione che sta crescendo in Sicilia contro gli errori del governo regionale e l’impugnativa del Consiglio dei Ministri che hanno portato ad una sentenza della Consulta che sancirebbe un inaccettabile scippo delle risorse idriche, la cui gestione deve essere pubblica così come sancito dal referendum".

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