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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La task force dell'Arma ha dichiarato "guerra": scovati anche quanti bruciavano i rifiuti

Sembra essere ragionevole pensare ad immissione di diossina. Fra i tanti, un caso particolarissimo: lo stesso agrigentino ha fatto 12 abbandoni in 12 giorni diversi. Sanzionati anche cittadini residenti a Torino e a Bruxelles

La task force dei carabinieri - quelli del comando provinciale di Agrigento e quelli del centro Anticrimine natura - ha dichiarato "guerra" all'abbandono dei rifiuti e alle discariche abusive. "I numeri sono imponenti e sono frutto di attività sul territorio, telecamere disseminate su tutto il territorio. Servizi che procederanno anche nei mesi successivi perché siamo intenzionati - ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri di Agrigeno, il colonnello Giovanni Pellegrino, - ad aiutare questa provincia per un segno forte in materia di educazione comportamentale. Andiamo nelle scuole per insegnare ai ragazzi quello che si deve fare, gli diciamo quanto sia importante la tutela dell'ambiente, se lo si capisce da un punto di vista preventivo bene, altrimenti interveniamo con telecamere, servizi di appostamento, andiamo a rovistare nei cassonetti, andiamo a vedere chi butta i rifiuti e facciamo arrivare 600 euro di multa a casa". 

Abbandono di rifiuti, "inchiodati" 350 sporcaccioni: denunciati anche 40 imprenditori

I casi accertati di abbandono di rifiuti - in un paio di mesi - sono stati oltre 350, di questi una quarantina hanno coinvolto - per illecito smaltimento di rifiuti - anche delle ditte e in questi casi è scattata la denuncia. In due casi - accertati - sono stati dati anche alle fiamme i rifiuti gettati e quindi è stata formalizzata anche l'accusa di incendio e, adesso, gli indagati rischiano da 3 mesi ad un anno. 

LE VIDEO INTERVISTE. I carabinieri: "I controlli proseguiranno" 

"Gli incendi si sono verificati nell'area industriale, a poca distanza dall'ospedale - ha spiegato il maggiore Castronovo del centro Anticrimine natura - . C'erano vernici, plastiche ed altro ed è dunque ragionevole pensare che vi sia stata immissione di diossina nell'area. In un caso, il piromane non s'è accorto d'aver dato fuoco, l'altro ha detto invece di voler fare un poco di pulizia. Prima aveva abbandonato i sacchetti, poi - è stato rimarcato, ironicamente, durante la conferenza stampa, - ha voluto rendere un servizio mirato di bonifica".    

 IL VIDEO. Le telecamere dei carabinieri permettono di elevare multe per 210 mila euro 

I servizi sono stati coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento. E' accaduto anche, molto spesso, che carabinieri liberi dal servizio si sono fermati per contestare la sanzione amministrativa all'incivile di turno, sorpreso anche casualmente. Per gli episodi di abbandono di rifiuti non pericolosi è scattata una sanzione amministrativa di 600 euro, per un totale complessivo accertato di 210 mila euro di multe. Per gli abbandoni di rifiuti pericolosi è scattata la sanzione amministrativa di 1.200 euro, per un totale complessivo accertato di oltre 10.000 euro.

Sequestrate 12 discariche con 10 tonnellate di rifiuti 

Prima sono state sequestrate le discariche e poi, dopo il via libera della Procura, sono partite le attività di intercettazione ambientale e le telecamere dei carabinieri sono rimaste accese per giorni e giorni. "Non ci siamo limitati soltanto ai sequestri, ma abbiamo spinto i proprietari delle aree alla bonifica - ha spiegato il maggiore Castronovo del centro Anticrimine natura - . Abbiamo fatto una vera e propria caratterizzazione dei rifiuti, trovando atti costituitivi di società, assegni in fotocopia, bollette di luce e gas, materiale sanitario, maschere per ossigeno, amianto, solventi chimici, oli minerali, parti di autoveicoli, vernici. Gli incendi accertati di rifiuti, nell'area industriale, sono stati due ed è ragionevole pensare ad immissione di diossina. Abbiamo anche scovato 12 abbandoni, in 12 giorni diversi, fatti dalla stessa persona. Abbiamo accertato anche conferimenti fatti, durante le vacanze, da gente residente a Torino e a Bruxelles. Abbiamo trovato anche dei telai di auto con numeri di matricola - ha spiegato il maggiore Castronovo - quindi non sono stati tanto furbi a cautelarsi, oltre ad essere delinquenti ambientali". 

Il Comune di Agrigento ringrazia i carabinieri 

Il cittadino avverte il disvalore sociale, segnala al 112, protesta e chiede "aiuto". Difficilmente però segnala targhe o nominativi. "L'ambiente è di tutti, serve aumentare la sensibilità di tutti - ha detto, lanciando un appello, il capitano Luigi Garrì - . E' certo comunque che non si rimane impuniti".     

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