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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Piazza Cavour

Rifiuti "scenografie" per le esibizioni dei gruppi folk, discariche in tutta la città

È ormai scattata l'emergenza: dall'ospedale "San Giovanni di Dio", alla zona industriale, fino alla centralissima piazza Cavour

Discariche a cielo aperto in tutta la città. Ad Agrigento è ormai scattata l'emergenza rifiuti. Dall'ospedale "San Giovanni di Dio", alla zona industriale, fino alla centralissima piazza Cavour, dove sono in corso le esibizioni dei gruppi folk, nell'ambito delle manifestazioni per il Mandorlo in fiore. In quello che è il cuore pulsante delle esizioni dei gruppi provenienti da ogni angolo del mondo, hanno fatto capolino cumuli di spazzatura sui marciapiedi e sopra i cestelli della differenziata. 

Emergenza anche a Licata

Dopo l'avvio non esaltante della raccolta differenziata, a gettare benzina sul fuoco anche il fatto che la discarica di Siculiana ha chiuso i cancelli ai compattatori per una direttiva della Regione sulla frazione organica dei rifiuti. 

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Mareamico: "Presto sarà emergenza sanitaria"

"In ogni angolo di Agrigento nascono discariche di rifiuti indifferenziati.  Se a questa situazione non si pone rimedio, si trasformerà in emergenza sanitaria. Il record è rappresentato dalla discarica delle zona industriale". Lo scrive in una nota l'associazione ambientalista Mareamico Agrigento, a cui fa eco il consigliere comunale del M5S Marcella Carlisi. 

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Discarica in ospedale, Carlisi: "Grandi utenze non fanno differenziata"

“Il carcere, l’Asp e l’ospedale non fanno la differenziata. Sono grandissime utenze, praticamente equivalenti ad una città non tanto più piccola di Agrigento", denuncia Carlisi.

"In questo momento la situazione è drammatica perché la discarica è 'chiusa' e l’indifferenziato non si può conferire - aggiunge Carlisi - . Riempire gli auto compattatori con i sacchi dell’ospedale significherebbe anche non consentire la raccolta della frazione differenziata che, con questi stessi mezzi, viene portata alle piattaforme di conferimento. Gli enormi sacchi neri, dunque, dovranno restare dove sono, in attesa dell’apertura della discarica. Il loro futuro smaltimento graverà sulle tasche di tutti i contribuenti che pagano la Tari e che cercano di risparmiare facendo diligentemente la differenziata. Eventuali multe per la struttura sono di importi risibili".

"Il Comune - prosegue il consigliere comunale del M5S - ha contattato in ritardo le grandi utenze e i tempi per l’organizzazione sono lunghissimi, quantomeno un mese. I contenitori per la differenziata sono stati portati in ritardo e, in qualche caso, sembrerebbe, non siano nemmeno bastanti alle necessità. Cosa fa l’Asp? Evidentemente i grandi  sacchi neri vicini all’edificio dell’ospedale non producono rischio per la salute pubblica?".

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