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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Agrigento, «concorso esterno in associazione mafiosa»: chiesti 8 anni per l'ex senatore Sodano

La requisitoria, durata tre udienze, ha ripercorso gli anni di sindacatura di Sodano, gli scontri con l'avvocato Giuseppe Arnone, nel '93 suo avversario alle amministrative, che era anche a capo di Legambiente Sicilia e che nel processo si è costituito parte civile insieme all'associazione ambientalista

Il Pm di Palermo Giuseppe Fici, davanti al Gup Sergio Ziino, ha chiesto la condanna a 8 anni di reclusione per l’ex senatore dell’Udc ed ex sindaco di Agrigento Calogero Sodano, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La requisitoria, durata tre udienze, ha ripercorso gli anni di sindacatura di Sodano, gli scontri con l’avvocato Giuseppe Arnone, nel ’93 suo avversario alle amministrative, che era anche a capo di Legambiente Sicilia e che nel processo si è costituito parte civile insieme all’associazione ambientalista. Fici ha parlato delle interferenze della mafia nelle elezioni che videro la vittoria di Sodano, citando il pentito Maurizio Di Gati.

La pretesa ricostruzione effettuata da Fici in udienza è stata in verità resa nota dalla parte offesa Giuseppe Arnone con un comunicato stampa. Sempre secondo la ricostruzione di Arnone che ricostruisce il pensiero del Pm, Fici avrebbe anche dedicato spazio alle dichiarazioni del pentito Giuseppe Tuzzolino, che ha parlato di Calogero Baldo – ex assessore di Sodano – il quale avrebbe impegnato cento milioni di lire per pagare un killer e uccidere Arnone.

Circostanza questa smentita da Maurizio Di Gati – secondo Tuzzolino destinatario della richiesta – in maniera precisa e con una fragorosa risata.
Anzi, al contrario, Tuzzolino chiarisce mettendo a verbale che proprio Baldo, suo ex suocero, comprò il silenzio di Arnone con il pagamento di una tangente consegnata personalmente dallo stesso Tuzzolino.

Ancora Di Gati, nei suoi verbali, ricorda con precisione che non è stato mai coltivato un progetto omicidiario ai danni di Arnone perché Arnone non dava fastidio a Cosa nostra.
Sodano è difeso da Nino Mormino e Salvatore Pennica. I legali di Arnone sono Gigi Restivo e Daniela Principato; Federico Melazzo rappresenta l’altra parte civile, Legambiente.

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